Questa prima visione su Sky questa sera, dove siamo tutti sconcertati per la prematura scomparsa di Sinisa Mihajlovic, è stata una carezza, un bell’omaggio a un calciatore e allenatore eccezionale.
Il Kaiser - Franz Beckenbauer
Questa prima visione su Sky questa sera, dove siamo tutti sconcertati per la prematura scomparsa di Sinisa Mihajlovic, è stata una carezza, un bell’omaggio a un calciatore e allenatore eccezionale.
A Christmas Star
“Non c’è uno spettacolo di Natale più bello che una pioggia di meteoriti con te” è la frase pronunciata da Ryan, un ranger del Parco Nazionale di Summit Ridge a Madeline, l’astronoma che lavorando al Planetario di New York ha trovato una pioggia di meteoriti da osservare nell’arco dei cinque giorni prima del Natale.
C’è il 78% di probabilità che tale pioggia accada e Madeline pur senza una squadra perché è Natale, localizza il posto dove sarà visibile la pioggia che avrà il suo nome se l’evento cosmico si verificherà.
Fino a quel momento Madeline vive per il suo lavoro ma si accorge attraverso Ryan un uomo dolcissimo e vedovo e la figlia Celeste che si sono cose più importanti del lavoro.
La suggestiva fiera di Natale con l’accensione delle luci che ogni anno si svolge a Summit Ridge, offuscherebbe la visione celeste e l’avvistamento della pioggia di meteoriti ma Madeline troverà il modo per convincere la sindaca a credere nell’evento cosmico che la giovane astronoma attende da una vita, da quando ha conosciuto la storia della stella cometa restandone incantata.
Il film ammirato su Prime è davvero bellissimo e lo sono anche i suoi interpreti da Sarà Canning nei panni di Madeline al bellissimo Daniel Lissing, il ranger Ryan alla dolcissima Juliette Hawk la piccola Celeste.
Il Grinch
È possibile non amare il Natale? Certo, se si è solitari, brutti e cattivi come il Grinch, mostriciattolo perfido che vive nella città di Chi-non-so, isolato sul Monte Scricchiolante e che infastidito dall’entusiasmo degli altri per la Festa più attesa e amata dell’anno, s’ingegna per strappare la gioia dal cuore dei suoi concittadini, i deliziosi Non so chi, travestendosi da Babbo Natale per rubare tutti i regali, gli alberi natalizi, le lucine e gli addobbi. È un personaggio leggendario, nato dalla penna del Dr Seuss e reso famoso da un film di successo con Jim Carrey del 2000.
Dopo quasi 23 anni, ho visto questo film su Amazon Prime diretto da Ron Howard.
Amo Jim Carey, l’ho amato al cinema nel 2009 nei panni di Scrooge nello stupendo Canto di Natale di Charles Dickens, però mi mancava questo straordinario racconto sul Natale dalla parte di chi non lo ama e che forse un giorno cambierà idea oppure aprirà semplicemente il suo cuore disabituato agli affetti oltre a quello del suo fidato Max!
Il trucco e il costume di Jim Carrey che valse al film un Oscar per il Miglior trucco, è davvero impressionante.
Cindy Lou, una graziosa bambina desiderosa di festeggiare il Natale con tutta la comunità di Chi-non-so, decide d’invitare il solitario e apparentemente mostruoso Grinch alla festa che da giorni tutti sono impegnati a organizzare.
Il film è stupendo e lo consiglio a chi non lo avesse ancora visto.
Rumba Therapy
Franck Dubosc torna a farmi emozionare dopo Corro da te, con una storia d’amore tra padre e figlia che ha scritto, diretto e interpretato magnificamente.
Non è una storia semplice e scontata, è una conquista graduale, la riconquista del cuore della figlia che è cresciuta senza una figura paterna accanto.
E la ricerca della figlia Maria, avviene dopo un infarto ossia nel momento in cui un uomo solo e senza affetti come Tony, torna a credere nel valore dei sentimenti nella sua vita.
Così s’iscrive al corso di danza tenuto dalla figlia Maria, la bella Louna Espinosa.
È un crescendo d’intense emozioni e la scena finale è talmente bella che mi ha fatto pensare alla gioia di ballare con il mio papà, che amava tanto il ballo.
Dubosc nei panni di padre e di autista di autobus, è irresistibile e commovente.
È una commedia bellissima che ho avuto il piacere di seguire questa sera in prima visione su Sky.
Consigliatissima.
Quel lungo viaggio di Natale
Quando si crede di aver visto tutti i film sul Natale ne manca sempre qualcuno e dato che Amazon Prime mi ha informato sui film che verrano tolti dall’abbonamento, ne ho scoperto uno delizioso come questo, girato interamente in un treno.
È un treno natalizio che dovrà fare un tragitto lunghissimo da Washington a Los Angeles, e sarà una vera e propria avventura.
Su quel treno viaggia l’umanità più disperata, estranei che alla fine del viaggio diventeranno una famiglia ma c’è molto di più. Il regista Ron Oliver dirige un cast di rara bravura dall’affascinante Dermot Mulroney che è Tom, un ex giornalista inviato di guerra che diventa scrittore e cerca l’ispirazione in un lungo viaggio ferroviario per scrivere la sua storia. Al suo fianco c’è Eleanore (Kimberly Williams) una sceneggiatrice umile e senza più sogni che lavora per Max, un eccentrico e famoso regista interpretato dal brillante Danny Glover. Tra i viaggiatori di questo speciale treno natalizio tutto addobbato, c’è Agnes, una solitaria donna di cui poi si scoprirà l’identità, lei è Joan Cusack.
Sembra un set cinematografico questo treno e i passeggeri degli attori.
Il film del 2018 è meraviglioso e lo consiglio a chi come me ancora non lo avesse visto!
Chi ha incastrato Babbo Natale?
Sarà stata la befana sulla sua Dyson scopa? Oppure è stata la tecnologia a incastrare Babbo Natale o una cazzimma?
C'è la Wonderfast che seduce l'elfo Romeo dicendogli che avrà tanti di quei soldi che potrà persino comprarsi la felicita, consegna i regali in poche ore mentre Babbo deve partire dalla Lapponia per raggiungere con la sua slitta i bambini della Terra desiderosi quasi esclusivamente di regali tecnologici e non più di trenini e bambole come un tempo.
L'elfo tra poco sarà padre e accetta la proposta della Wonderfast, introducendo nella storica fabbrica di regali natalizi in Lapponia, un venditore di 'pacchi' abilissimo come Genny, che farà fallire in un batter d'occhio la tradizione natalizia.
Mentre Babbo Natale fa le prove per il suo show natalizio, entra in gioco Genny.
Troviamo Cristian De Sica, il re incontrastato dei film di Natale, nei panni di Babbo, Genny è Alessandro Siani, attore e regista di un film pieno di cose, di valori, dove sembra che nella lotta tra la bene e il male sia il secondo a vincere, sembra.
Poi c'è la nipote di Babbo Natale che è Diletta Leotta al suo debutto cinematografico.
L'immancabile befana è Angela Finocchiaro, che è straordinaria in sella alla sua scopa Dyson, l'aspirapolvere. Mi era piaciuta immensamente nel bellissimo film diretto da Genovese La banda dei Babbi Natale con il magnifico trio Aldo, Giovanni e Giacomo.
Poi c'è Luis Molteni nella parte del dottore che si prenderà cura di Babbo Natale.
Il finale commuove perché vincono il bene e i buoni sentimenti.
Splendidi i costumi di Eleonora Rella e gli effetti visivi digitali di Paola Trisoglio e Stefano Marinoni che rendono il viaggio da Roma alla Lapponia e viceversa davvero incantevole.
Il film che è possibile vedere da oggi su Prime Video, sarà questa sera in prima visione su Sky.
Consigliato.
Il tuo Natale o il mio?
I film natalizi inglesi sono senza dubbio i miei preferiti, lo confermo anche quest’anno dopo aver visto Your Christmas or mine?
La storia raccontata è proprio bella e avvincente, di quelle che ti fanno stare fino alla fine incollato alla tv e che nonostante il gelo dei paesaggi innevati e bellissimi, ti scalda il cuore.
A Natale, ossia nel periodo più bello dell’anno, ci sono famiglie felici e meno agiate delle famiglie infelici e nobili.
Una è la famiglia di Hailey, l’altra è quella di James.
I due studenti e amanti si salutano alla stazione e sperando di fare una sorpresa all’altro, prendono il treno che li condurrà nella casa dell’amato in un inverno che forse non è mai stato così freddo e gelido.
Lei ha dimenticato il suo cell in treno lui si ritrova nella famiglia semplice e autentica di lei.
Forse passeranno ognuno la Vigilia lontani ma in compagnia della famiglia dell’altro e saranno tanti i segreti che Hailey scoprirà di James e viceversa.
La commedia diretta molto bene da Jim O’ Hanlon con Asa Butterfield, Cora Kirk e un cast davvero pazzesco, è su Prime Video ed è imperdibile!
C’è sempre un perché
Stasera su Amazon Prime ho visto un film diretto da Dario Baldi che apprezzai moltissimo per l’impeccabile regia di “Faccio un salto all’Avana” con Enrico Brignano, Francesco Pannofino e la bella Aurora Cossio.
In questo film si fa un salto in Cina.
E che salto.
Sulle prime potrebbe sembrare un salto nel vuoto quando a muovere i fili del destino è l’amore.
Non è affatto una commedia romantica quella prodotta da Maria Grazia Cucinotta che nel film è Maria, un’affascinante locandiera siciliana che gestisce un delizioso ristorante in riva al mare con l’aiuto di Katia (Lucia Sardo) e Luciano (Ninni Bruschetta). È brillante sul lavoro ma teme l’amore di Leo, il sempre bello Sergio Assisi che tutto desidera tranne amarla.
A sostenerla psicologicamente c’è sempre la sua fidata e comprensiva sessuologa (Valeria Marini).
Leo chiede a Maria di sposarla, per avere il suo ristorante ma anziché rispondere, la bella locandiera perde i sensi.
Per impossessarsene, l’arrivista Leo architetta un piano senza precedenti, affidandosi al geniale Li, l’eccezionale Huang Haibo.
Questa commedia è un susseguirsi di equivoci ed è importante perché inaugura la collaborazione tra il cinema italiano e quello cinese.
Il salto in Cina è estremamente affascinante. Sono curate nei minimi dettagli le scene del matrimonio, le tradizioni, persino gli abiti degli sposi in rosso.
Il film è una scoperta, così è stato per me.
Consigliatissimo!
Improvvisamente Natale
Un delizioso primo dicembre su Amazon Prime questa sera ho trascorso in compagnia di Diego Abatantuono, Anna Galiena, Antonio Catania, Michele Foresta, Nino Frassica, Gloria Guida, Violante Placido, Lodo Guenzi e la deliziosa Sara Ciocca nella bella commedia diretta da Francesco Patierno sul Natale e sul suo potere sognante e magico.
I sogni alleviano i mali di ogni famiglia e non è Natale solo a dicembre.
In un agosto difficile come quello vissuto da Lorenzo, il nonno di Chiara, che sta per vendere l’amato hotel, la visita inaspettata della figlia e della nipote, trasforma il ferragosto, nell’amata festa di Chiara: il Natale e sarà forse l’ultimo prima che i genitori si separino.
Tra addobbi, luci e alberi, la famiglia è riunita tra alti e bassi, verità e bugie.
L’atmosfera è di quelle incantevoli e le piacevoli sorprese si alternano nella pellicola di Patierno piena di paesaggi mozzafiato.
Oltre alla splendida fotografia sono belli i momenti noir dove i bambini sono davvero eccezionali e determinati nel loro piano.
Infatti l’intento di Chiara e dei suoi amici, è quello di terrorizzare gli acquirenti dell’hotel con scene da film horror.
Un piccolo e bel ruolo è riservato a Paolo Hendel, una sorta di elfo dei monti, un’anima buona e speciale che sarà di vitale importanza nella storia.
Altro bel cameo è quello di Luca Vecchi.
Splendida Gloria Guida, come Anna Galiena.
Il film è piacevolissimo ed è di quelli che fa piacere vedere e rivedere.
Consigliatissimo!
Coffeeshop tra flashanti visioni, fughe e ritorni
Nell'intervista che l'autore, regista e interprete dello spettacolo Andrea De Rosa mi ha rilasciato, "Il luogo è un Coffeeshop di Amsterdam, dove si incontrano una ragazza di trent'anni che fa la prostituta nelle "red lights" e un avvocato italiano in fuga dalla moglie, in cerca di un po' di "stordimento" dato dalla marijuana. Dopo avergli insegnato a girare i primi spinelli, lo convince a provare dei "tartufi magici" (ovvero "funghetti allucinogeni). L'effetto di quei tartufi, sono io: un uomo con la faccia bianca che si presenta come "Il Jolly" e che cerca di essere un po' la voce della sua coscienza, sbattendogli in faccia la realtà. Per poi fare lo stesso con la ragazza. Ma chi è veramente questo Jolly?!".
Catturata dall'atmosfera seducente e psichedelica di un vero Coffee shop di Amsterdam, tra il fumo dello spinello che l'avvocato tenta di preparare con l'aiuto di una ragazza incontrata per caso e qualche confessione che lo stesso rivolge teneramente alla giovane e desolata italiana emigrata, essendo più facile parlare con uno sconosciuto che con chi ci sta accanto, percepisco quell'idea di fuga che lo spettacolo evoca e mi sento parte integrante di quel luogo così sinistro eppure confortante, prima ancora che faccia effetto il funghetto allucinogeno che da lì a poco, assumerà il nostro italiano all'estero, lontano dalla quotidianità e da un matrimonio che gli pare giunto al capolinea.
Il deus ex machina appare per salvare o per salvarsi. È un Jolly senza campanelli e cappello, ha un volto bianco ed è in abiti casual, con un'espressione folle e lucidissima, dotato di una voce suadente che s'imprime nella mente dell'avvocato ormai sopraffatto dall'apparizione.
Tra le visionarie possibilità e soluzioni che il Jolly propone, la salvezza sembra giungere finalmente e il nostro avvocato saprà ritrovare la retta via.
Anche la giovane italiana emigrata in Olanda assume il funghetto allucinogeno ed è alla ricerca della verità che più la aggradi.
Il Jolly è quel grillo parlante che pinocchio sfuggiva, forse, o forse la seducente maschera bianca indossata magnificamente da Andrea De Rosa, cela il volto di un artista con il dilemma amletico dell'essere o non essere, all'alba del debutto di uno spettacolo al quale non potrà mancare.
Per ogni persona in platea oggi c'è stato il Jolly che danzava sulle note dei Manichini di Renato Zero e il Teatro Lo Spazio, si è trasformato in un luogo magico dove tutti i sogni diventano realtà grazie all'irresistibile Andrea, al bravissimo Luis Molteni che ho sempre apprezzato al cinema e per la prima volta lo ammiro in teatro ed a Flavia Martino.
In teatro come in un film il Jolly di "Coffeeshop".
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