1946
"In Italia le donne furono considerate cittadine al pari degli uomini solo alla fine della Seconda guerra mondiale, il 10 marzo del 1946.
La loro prima occasione di voto non fu il referendum del 2 giugno 1946 per scegliere tra monarchia e repubblica, come pensano in molti, bensì le amministrative di qualche mese prima, quando le donne risposero in massa e l’affluenza superò l’89 per cento..."
(http://www.ilpost.it/2016/06/22/donne-1946-voto-maturita-2016/)
2017
Le donne sono vittime di aggressioni, proposte indecenti e altre violenze, persino dai presunti datori di lavoro, di qualsiasi lavoro e se non si compromettono, non tacciono e subiscono, non è concesso loro di lavorare.
I diritti dei cittadini, primo fra tutti quello di lavorare, è negato, e tale negazione equivale alla privazione della libertà di esistere perché senza lavorare non si può sopravvivere.
La disuguaglianza è forte e radicata e questo accadrà finché pregiudizio non ci separi dagli uomini.
Shopgirl
in foto la storia delle prime donne che 70 anni fa poterono votare