Sono trascorsi precisamente 10 anni (gennaio 2015/gennaio 2025) da quando l'ho apprezzato per la prima volta a teatro e questo giovane talento ne ha fatta di strada.
Sto parlando di Luca Attadia che mi sorprese per la sua irresistibile comicità al Festival dei Nuovi Tragici al Teatro Lo Spazio di Roma.
L'ho ammirato al cinema nel film Gli anni belli e sono curiosa di rivederlo nella commedia "La ciliegina sulla torta" di Diego Ruiz con Edy Angelillo, Blas Roca Rey e Milena Miconi in scena al Teatro Manzoni di Roma dal 30 gennaio al 16 febbraio 2025.
In scena con "La ciliegina sulla torta"
L'intervista
Ciao Luca, che piacere rivederti in teatro nella commedia del bravissimo Diego Ruiz, che sa parlare d'amore e di equivoci, come pochi nel panorama teatrale dei nostri tempi.
Ebbene, ne "La ciliegina sulla torta", immagino tu sia il giovane innamorato di una donna matura da presentare ai genitori.
Come ti sei preparato per questo ruolo e a chi ti sei ispirato?
Che piacere ritrovarti, cara Tania.
Sono felicissimo di recitare e divertirmi in questo gioiellino esplosivo scritto e diretto da Diego Ruiz, con dei compagni di scena semplicemente perfetti. Una commedia leggera e sincera che tocca tematiche e dinamiche comuni, ma significative e profonde, il tutto si svolge nella meravigliosa e accogliente scenografia che reca la firma di Mauro Paradiso.
Il testo è scritto davvero splendidamente, quindi il corso dello studio e della ricerca del mio personaggio è stato molto fluido e spontaneo, anche grazie alle idee e indicazioni chiare del regista.
Tommy è un ragazzo dolce ma tenace, comprensivo, intelligente, rispettoso degli altri e di se stesso e proprio il rispetto verso noi stessi e verso le nostre inclinazioni risulta un elemento troppo spesso sottovalutato ma fondamentale per il pieno sviluppo di ogni persona e personalità. Tommaso lotta per i suoi sentimenti anche con il rischio talvolta di scontrarsi col pensiero di chi gli vuole bene e che per proteggerlo cerca di deviare le sue idee, come ad esempio sua mamma che non riesce proprio a digerire qualsiasi tipo di cambiamento, pretendendo di avere il controllo su tutto e sfociando quasi nella manipolazione dei suoi cari, perdendo inevitabilmente il contatto con loro stessi.
Il mio Tommy quindi può essere da esempio persino per sua mamma Giulia (Edy Angelillo), l’avvocatessa migliore di Roma definita dal marito Filippo (Blas Roca Rey) “spietata, cinica, praticamente un serial killer senza pistola”, che non riesce ad accettare nemmeno una fidanzata per il figlio, considerata una distrazione per i suoi studi negli U.S.A. e per l’ambizione di diventare un importante avvocato come lei, figuriamoci una fidanzata molto più grande di lui, Cherry (Milena Miconi), precisamente della stessa età di mamma Giulia.
Se proprio devo nominare un personaggio che mi ha dato ispirazione, dico Ted Mosby, protagonista dell'adorabile e frizzante serie How I Met Your Mother, che proprio come Tommy porta avanti appassionatamente le ragioni del suo cuore fregandosene delle difficoltà, avendo sempre chiaro in mente ciò che desidera. Insomma ha il coraggio di fare una scelta, difenderla e portarla avanti.
Lo spettacolo teatrale consente il contatto con il pubblico, credo sia per un attore la cosa più emozionante e gratificante al momento degli applausi sia durante che alla fine della rappresentazione, quanto ti piace tutto ciò e quanto temi l'intelligenza artificiale possa allontanarci dalla realtà?
Mi piace raccontare che il mio primo bacio non l'ho dato alla mia prima incantevole ragazza, ma al pubblico la prima volta in cui da piccolo sono salito su un palcoscenico.
Ancora ricordo nitidamente quella sensazione di vibrazione delle emozioni che esplodono nell’anima sopra a quelle tavole magiche, in un necessario, appassionante ed empatico scambio di energia con la gente presente, in quel caso grazie a dei monologhi colorati dalle mie amate imitazioni e canzoni.
Un inspiegabile turbinio di emozioni che cerco di ritrovare e risentire ogni volta che sono in scena o su un set. Insomma, quel turbinio è la mia stella cometa.
È un mondo in continua evoluzione e va talvolta stranamente troppo veloce, ma non bisogna spaventarsi delle novità, piuttosto studiarle e incanalarle al meglio. Dipende tutto da come utilizziamo le risorse a nostra disposizione. L'intelligenza artificiale è una svolta epocale in tutti i settori e potrebbe rivoluzionare e migliorare nettamente per esempio campi come quello medico e scientifico.
In campo artistico un po' di strizza potrebbe esserci, dato che, per dirne una, si riesce ormai a riprodurre fedelmente le voci di chiunque, rendendo obsolete le mie care imitazioni che hanno segnato i miei inizi. Ma tranquilla Tania, le imitazioni che faccio io sfiorano la perfezione e non potrebbero mai essere raggiunte nemmeno dall'intelligenza artificiale. A parte gli scherzi, è un argomento delicato ma a mio avviso il mistero, la magia, l'umanità e l'autenticità dell'arte in generale che sia recitazione, musica, pittura, scultura ecc. non potranno essere riprodotte o sostituite da nessuna macchina o cervello artificiale.
Sono cresciuto in un ambiente familiare (a cui devo tutto) molto stimolante anche a livello artistico, con mio padre Pietro meraviglioso musicista e pittore, mio fratello Emanuele pittore di puro e cristallino talento e mia madre Rosanna che mi ha avvicinato al teatro con le sue sapienti e dettagliate regie degli spettacoli teatrali scolastici coi suoi piccoli allievi. Perciò sono stato educato a guardare le cose da tanti punti di vista e il mio augurio è quello di potermi nutrire di tutte le diverse e vitali emozioni che questi mondi artistici riescono a regalare intrecciandosi nelle loro incantevoli diversità, senza farmi intorpidire dal tutto e subito verso cui sta andando questa società anche con l’aiuto dell’AI, prediligendo la faticosa ma appagante ricerca della bellezza.
Il teatro ad esempio esiste da sempre e vivrà per sempre, così come quel turbinio di emozioni che citavo prima.
Ti va di parlarmi dei tuoi futuri progetti teatrali e cinematografici?
Dal 20 marzo uscirà al cinema “U.S. Palmese” dei Manetti Bros in cui interpreto Ninuzzo Cangemi, il capitano della squadra semi-dilettantistica dell’ U.S. Palmese che ospiterà in squadra un super campione di Serie A grazie a un’intuizione geniale di un anziano appassionato tifoso del paese interpretato dal divertentissimo Rocco Papaleo. Un cast e un set eccezionali. Desideravo da sempre poter recitare e giocare a calcio in uno stesso film e grazie a questa pellicola sono riuscito ad esaudire questo desiderio per circa 2 mesi di riprese nella bellissima Palmi.
Il film è stato presentato in anteprima assoluta al Festival Internazionale del Cinema di Roma riscuotendo un grande successo in sala e proprio in questi giorni sarà presentato anche al prestigioso Festival Internazionale di Rotterdam. Un film che arriva al cuore con bontà, freschezza e determinazione.
Nei prossimi mesi sarò in altre due pellicole, questa volta indipendenti, di due talentuosi giovani registi. “Succede in una notte” in cui sarà presente soltanto la mia voce e “Cani” di Matteo Esposito in cui interpreto il responsabile e portavoce di una comunità di tossicodipendenti.
Per il resto, qualcosa si intravede e qualcos'altro inizia a definirsi, ma temo di essermi dilungato troppo, pertanto chi vivrà vedrà, fiducioso che il meglio debba ancora venire!
D'altronde, come sai, quella degli attori è una vita di interminabili attese e strabilianti incertezze.
Ti ringrazio tanto per la tua solita gentilezza!
Ci vediamo a teatro!
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