Leonardo Maltese, il giovane e talentuoso attore che interpreta Giacomo Leopardi, ha un fisico esile e una voce flebile, un tono sommesso e lieve, uno sguardo acceso sul mondo, su quella natura matrigna di cui parla con l’amata Fanny.
Sarà Antonio Ranieri (Cristiano Caccamo), l’amico caro con cui Giacomo trascorse i suoi ultimi e più begli anni tra Firenze e Napoli, a raccontare la storia del poeta marchigiano per il quale desidera trovare una degna sepoltura in un periodo buio come quello del colera. Così chiede aiuto a Don Carmine (Alessandro Preziosi) al quale narrerà la straordinaria vita del Poeta dell’Infinito.
Il ritratto di Giacomo Leopardi, è davvero incantevole perché il regista fa emergere la grandezza del suo pensiero, la vastità del suo sapere che non è solo il proverbiale pessimismo cosmico a cui il poeta è costantemente associato. In realtà la sua visione pessimistica è fortemente legata al suo sconfinato amore per l’esistenza, la sua, minata nel fisico e per questo dolorosa.
Torna la voglia di rileggere le opere di Leopardi, per cercare, quell’amore infinito.
Un ottimo cast da Alessio Boni nei panni di Monaldo a quelli di Valentina Cervi, la madre Adelaide, a Fausto Russo Alesi (Pietro Giordani) a Giusy Buscemi, l’amata Fanny Tozzetti, a Dodo Gagliarde, il medico che si prende cura di Giacomo alla fine dei suoi giorni terreni.
Ne consiglio la visione su Raiplay
E il naufragar m’è dolce in questo mare di parole usate per descrivere la mini serie su Giacomo Leopardi, poeta d’immensa sensibilità, evoluzione e cultura, omaggiato splendidamente!
RispondiEliminatutto ok, solo un po' troppo sussurrato
RispondiEliminaHo seguito bene i dialoghi trovandoli chiari. Credo che l’esigenza sia stata proprio quella di mostrare la menta illuminata dall’immensa cultura del poeta che, nonostante la giovane età, fosse minato nel fisico e ciò condizionava anche
EliminaIl tono della sua voce.
Adorabile questa interpretazione mi è piaciuta tantissimo.
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