Lo spettro della prima guerra mondiale e la tangibile drammaticità della seconda guerra e dell’alleanza tra Mussolini ed Hitler, sconcerta le vite dei protagonisti de L’ombra del giorno, un racconto spietato e a tratti persino romantico dell’uomo impotente e sopraffatto dal destino, un destino che lo vuole prima carnefice poi vittima della storia che si sta consumando fuori e che sembra non sfiorare il ristorante che dirige con sapienza e coraggio.
Quest’uomo è Luciano, uomo di guerra e d’amore, fascista un tempo ma dal cuore tenero al punto da innamorarsi di Anna, la ragazza che lavora nel suo ristorante.
Lei è bella, abile, ha intelligenza e carattere e serba un segreto.
Giuseppe Piccioni sceneggia e dirige un bel cast a partire da Riccardo Scamarcio di cui quasi non si ricorda il passato di ‘belloccio’ e che ora colpisce per l’intensità della sua performance davvero impeccabile.
Accanto a lui spicca la bella e brava Benedetta Porcaroli e il compianto e meraviglioso Antonio Salines, il professore anziano frequentatore del ristorante, cordiale e inoffensivo e che ama dire quel che pensa, avendo gli anni per poterselo permettere e che sa commuovere e restare impresso in quella che è stata la sua ultima apparizione e a cui il film è dedicato.
Al ristorante in Piazza del Popolo ad Ascoli Piceno, si svolgono quasi tutte le scene del film dove non posso dimenticare di citare Lino Musella nei panni di Osvaldo e Vincenzo Nemolato in quelli del cuoco Giovanni.
Il film apprezzato su Sky cinema questa sera, è da vedere!
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