Tutti non ci sono di Dario d’Ambrosi

ISOLA DEL CINEMA

 

Spazio Cinelab

 

11 Agosto h 19,30

 

Presentazione del libro autobiografico


 

Tutti non ci sono 

di

Dario D’Ambrosi

 

                   A colloquio con l’autore la scrittrice e giornalista Alma Daddario

 


Collana Reattivi

124 pagine, 18 euro

LE COMMARI EDIZIONI

 

Letture a cura di Alessandro Corazzi

 

Il Teatro Patologico è un’esperienza unica, innovativa, un ponte tra terapia e arte, uno straordinario strumento di crescita e inserimento sociale (David Sassoli)

Tutti non ci sono di Dario D’ambrosi, con prefazione di Andrée Ruth Shammah e postfazione di Andrea Delogu. 

 

L’autobiografia di un grande personaggio che ha fondato il Teatro Patologico a Roma.

 

La scrittura “semplice” dell’autore, rimanda al suo vissuto: all’infanzia nella periferia Milanese, all’adolescenza nel Milan, alle rinunce; all’esperienza in manicomio e poi al viaggio a New York che gli cambierà la vita. Esperienze che vengono narrate con lo stile che caratterizza il personaggio Dario D’Ambrosi: un uomo singolare che ha fatto grandi cose ce le racconta con autenticità, con naturalezza.

Quella di D’Ambrosi è una scrittura soprattutto visiva, dove la narrazione diventa il parlato ed è proprio questa la ricchezza, è questa la forza di Tutti non ci sono

Un libro vero, senza troppi orpelli, perché lui è sostanza; un libro per le nuove generazioniche spinge credere nei propri sogni, nei propri progetti. Un libro che dà speranza, quella speranza attiva che va riposta nella perseveranza, nella caparbietà e in un pizzico di fortuna.

E’ anche un libro sulla gioia, sullo stupore, sul dono,perché Dario D’Ambrosi è il dono fatto persona. 

“Per chi ama e crede nel teatro, questo libro è una straordinaria spinta, ma vale per qualsiasi vita e Tutti non ci sono dovrebbe essere letto nei licei e regalato a tanti adolescenti che si bloccano e non credono più in se stessi, di fronte alla durezza del contesto nel quale vivono” (Andrèe Ruth Shammah). 

 

Domenico Iannaccone ne ha fatto un film documentario su Rai3, L’Odissea, proprio dedicato a Dario e ai suoi ragazzi, “malati mentali”, del Teatro Patologico.

Dario D’ambrosi è uno dei maggiori artisti del teatro d’avanguardia italiano. Ha esordito a diciannove anni, con la sua opera Tutti non ci sono a New York, al Cafè La Mama. E’ stata Ellen Stewart, fondatrice dell’importante e famoso Cafè La Mama, ad affidargli, come racconta nel libro, il teatro.  

Regista, autore e attore ha recitato con grandi attori nazionali e internazionali, come Anthony Hopkins, Jessica Lange, Mel Gibson, Sergio Castellitto, Ben Gazzara e molti altri. 

Nel 2010 ha diretto il suo film L’uomo gallo.

Fondatore del primo corso universitario al mondo di Teatro Integrato dell’Emozione in collaborazione con l’Università degli Studi di Roma Tor Vergata. 

Il Teatro Patologico è conosciuto in tutto il mondo e i suoi ragazzi sono stati ospitati nei più grandi teatri: New York, Los Angeles, Boston, Chicago, Tokyo, Johannesburg, Londra, Bruxelles, Barcellona, Amsterdam e Stoccolma. Tanti i premi e i riconoscimenti: premio della Fondazione Kennedy; riconoscimento DESA presso le Nazioni Unite a New York come ambasciatore della disabilità ed il premio Roma Capitolina

E’ stato l’ispettore Canton nella serie-tv Romanzo Criminale ed ha collaborato in questi anni con tanti altri personaggi dello spettacolo: Matteo Garrone, Claudia Gerini, Marco Giallini, Paola Cortellesi, Claudio Santamaria, Anna Foglietta, Edoardo Leo, Andrea Delogu, Sebastiano Somma.







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