Patience è interprete giudiziaria franco-araba e lavora per la squadra antidroga di Parigi.
La madre è gravemente malata e ricoverata in un centro anziani. I soldi scarseggiano e dopo aver pagato l'ultimo debito del marito che ha perso molti anni fa, vive con le due figlie e si relaziona con Philippe, il poliziotto con cui collabora e al quale deve nascondere la sua nuova identità di padrina, dopo l'intercettazione di una telefonata tra Afid il figlio spacciatore e la madre Farida, l'infermiera che assiste con amore la mamma di Patience.
La donna coraggiosissima e sprezzante del pericolo, seguendo un tutorial sul web, rinnova il suo look travestendosi da araba per vendere la droga trasportata da Afid.
E' una pratica pericolosa e la sua nuova identità le ridà quella voglia di vivere dimenticata.
Nel film al femminile diretto da Jean Paul Salomé, è coinvolgente più del solito Isabelle Huppert che si cambia d'abito indossando numerose identità, senza coinvolgersi più di tanto neanche nella scena con le figlie nelle Galeries Lafayette natalizie, mentre disperde le ceneri della madre che tanto amava quel luogo.
Da questa sera La padrina è in prima visione su Sky.
Consigliato come tutti i film francesi.
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