Basta un giorno per rivoluzionare una vita e il romanziere Joyce Maynard lo racconta nella sua opera che diventa un best seller e che ispira Jason Reitman il quale sceglie un cast perfetto per il film Un giorno come tanti, che ho visto questa sera e che mi ha commosso e coinvolto per tanti motivi.
La bella e incantevole Kate Winslet è una moglie e una mamma che dopo anni di turbamenti legati al fatto che il suo corpo rifiuta altre gravidanze, il marito decide di lasciare per rifarsi una vita con la sua segretaria.
La fine del suo matrimonio, la affligge perché in lei muore l'amore che aveva trovato nel rapporto di coppia e ciò la rende una donna solitaria e triste, nonostante la devozione per il figlio Henry, un sensibile osservatore del mondo e custode della tristezza di sua madre.
Un giorno come tanti, al supermercato, Adele ed Henry si imbattono in Frank che chiede loro disperatamente aiuto.
L'uomo apparentemente ostile e temibile, è un evaso e ricercato che promette di andarsene dopo qualche ora e che si rivela essere un uomo capace di grandi slanci e qualità, e Frank sarà in grado di riempire in soli cinque giorni, il vuoto che regnava nella casa di una madre e di un figlio soli e cucina con loro anche splendide torte di pasta frolla con le pesche mature che ispireranno a tal punto Henry da diventare un grande chef.
Adele è pervasa da un amore profondo per Henry, ma la vita la separerà di nuovo dall’uomo amato, perché tornerà in carcere e ci resterà per altri venticinque anni.
Nel finale struggente ambientato nei nostalgici anni ‘80 è davvero impossibile non piangere.
Josh Brolin è magnetico ed entusiasmante nei panni di Frank, come Gattlin Griffith in quelli del giovane e tenerissimo Henry, mentre l'Henry maturo è interpretato da Tobey Maguire.
E' un film poco noto eppure bellissimo sul senso della vita, sul valore del fato e sull'attesa.
Visione consigliatissima.
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