Al libro inchiesta di Florence Aubenace, Emmanuel Carrere s'ispira per raccontare la storia degli alienati delle ditte delle pulizie nei traghetti, che hanno la sveglia all'alba e quando terminano il turno non hanno quasi la forza di dormire turbati dalle scariche elettriche in tutto il corpo per l'immane sforzo a cui hanno sottoposto il fisico.
La squadra in pochi minuti deve rifare i letti nelle cabine dei traghetti, pulire la stanza e i bagni e scomparire prima dell'arrivo dei turisti.
C' è una selezione molto severa del personale e si deve fare in modo che quello sia il lavoro dei sogni anche se è morficante sia materialmente date le sette euro l'ora guadagnate che psicologicamente.
Florence è Juliette Binoche intensa più che mai e sempre bellissima anche se non indossa le camicette, le gonne e le scarpe col tacco di Chocolat ma gli abiti lisi di una donna delle pulizie infiltrata tra i precari che solcano la Manica per cercare di capire il mondo degli alienati facendone parte, lavorando con loro e stringendo legami di amicizia che forse non sono destinati a durare, non con tutti come capita nella vita a ognuno di noi.
Anche gli altri personaggi sono molto toccanti, alcuni dei quali sono veramente addetti alle pulIzie nei traghetti e non sono attori professionisti.
Le scene dei cessi luridi da pulire fanno quasi sentire male ed è impossibile non pensare ai viaggi in traghetto e a quelle lenzuola nei letti che gli addetti alle pulizie, hanno al massimo un minuto e mezzo per cambiare.
Vedere questo film fa riflettere anche sul fatto che all'estero i problemi di lavoro sono gli stessi dei nostro Paese per cui sarebbe meglio cercare di risolverli nel luogo dove si è nati anziché illudersi che all'estero si possa trovare l'Eldorado.
È una prima visione su Sky da vedere assolutamente!
Nessun commento:
Posta un commento