Edipo... Seh! con Andrea Tidona alla Chiesa di S. Nicola per "Appia nel Mito"


Il tragico e il comico convivono nella straordinaria pièce Edipo... Seh! con Andrea Tidona diretto da Carla Cassola, ammirata ieri sera nello scenario mozzafiato della Chiesa di S. Nicola sull'Appia Antica 161.


La recensione di Tania Croce di "Edipo... Seh!"

Rivivono grazie al talento e alle doti sia canore che imitatorie di uno dei grandi attori del nostro cinema e teatro come Andrea Tidona, alcuni degli artisti amatissimi che ormai non ci sono più, diretti da un regista come Giorgio Strehler che mi piace pensare sia finito nell'Ade, ossia in quel regno dei morti che attraverso la loro arte si sono consegnati all'eternità.

Si assiste a una danza di anime, di voci, ed è un viaggio non solo nel mito greco e nella tragedia di Sofocle di maggiore impatto e forza drammatica come l'Edipo re ma anche nella recitazione e nell'Italia dei dialetti a cui i diversi attori impegnati nei panni di Giocasta come Tina Pica o di Edipo come Vittorio Gassman, appartenevano.

Dal fraseggio declamato e solenne di Gassman che avverte il peso del suo destino, a quello scansonato e popolare di Aldo Fabrizi nei panni del Nunzio, Tidona evoca senza essere caricaturale, gli attori che hanno ispirato il suo percorso artistico, mostrandone i pregi e i difetti a partire dal tic agli occhi di Vittorio Gassman, fino all'immenso Maestro Eduardo che chiude la tragedia, cercando come solo lui sapeva fare di spiegarla al pubblico attraverso le sue famose didascalie, prima di congedarsi.

Non voglio dimenticare Ugo Tognazzi nei panni di Creonte, un politico, un filosofo accomodante e furbo, investito da un potere che gli consente di essere conciliante con tutti, allontanando le incertezze e le paure che dominano l'animo umano.

 Che sia stato solo un sogno nel quale l'attore ci ha condotto, il pubblico lo scopre sul finale ed avendo creato un legame così empatico con i presenti, è stato difficile dopo gli applausi meritatissimi, uscire dal teatro, se non fosse per i meravigliosi sampietrini trovati sul sentiero lungo la Via Appia Antica che conduce in un luogo luminoso come la I Edizione di Appia nel Mito, la rassegna di rara bellezza nata dall'idea di Alessandro Machìa e Fabrizio Federici della Compagnia teatrale Zerkalo, con il contributo della Regione Lazio.

Il quarto appuntamento sarà il 29 giugno alle 20:30 con Daphne dalle Metamorfosi di Ovidio, regia e coreografia di Aurelio Gatti, con Lucia Cinquegrana, Luca Piomponi, Lucrezia Serafini, produzione MDA PRODUZIONI DANZA in collaborazione con Teatri di Pietra.

Alcune immagini dello spettacolo  

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3 commenti:

  1. Immagino l'emozione che hai provato nel rivedere un'opera di Sofocle ...ricordando la tua maturità...dove scegliesti proprio Autori Greci...tra cui Sofocle!!mi sarebbe piaciuto vedere questa particolare opera nel contesto dell'Appia Antica !!

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    1. Sarebbe piaciuto anche a me tu la vedessi e ricordo con affetto quegli anni, i miei studi classici condivisi da te sempre! Me lo hai insegnato tu che la cultura è conoscenza! ❤️

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  2. Bravissimo Tidona, protagonista mai banale. Grazie per questa recensione, arricchita da immagini eloquenti. Tutto molto bello.

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PennadorodiTania CroceDesign byIole