Tra negazionisti, complottisti e poveri cristi spaventati e impotenti, si è consumata la prima fase dell’emergenza Covid-19 che il regista Stefano Calvagna racconta nell’omonimo film, da una prospettiva particolare: la panchina Campo Farnia-Pellaro, una fermata dell’autobus di Roma Appia Quarto Miglio.
Su quella panchina Niccolò, un ragazzo curioso e sensibile, conosce Covid-19 (David Capoccetti) anche se le sembianze sono quelle di un bel giovane biondo quasi angelico ma dallo sguardo perfido e sfuggente.
Si tratta proprio del virus in persona quello incontrato da Niccolò, il quale cerca di capire come ognuno di noi, chi sia, da dove venga e quando se ne andrà.
“Io ce so’ sempre stato… faccio parte dell’ambiente” afferma COVID.
Sulla panchina Nic si confronta con Claudio, un uomo sulla cinquantina disoccupato e preoccupato per la sua fine e per quella dell’umanità.
Sono intensi i dialoghi scritti da Calvagna, una fotografia nitida e autentica dei mesi che abbiamo vissuto, quelli del lockdown con scuole chiuse, cinema e teatri deserti.
Estremamente bella la scena del teatro nel quale vive Oreste (Emanuele Cerman), declamando e aggrappandosi ai suoi sogni e alla passione che lo sostiene e anima nel tempo immobile imposto da colui che è stato messo sul piedistallo da un’umanità disorientata e smarrita.
Niccolò si confronta con le generazioni dalle quali può essere guidato ed erudito.
Molto importante è la figura del nonno, malato e vedovo, affranto e affettuoso, interpretato da Maurizio Mattioli.
Belle le corse dei cavalli a Capannelle, una parentesi di pace e svago per Niccolò e per l’ amico Claudio che ha appena trovato un lavoretto per tirare a campare ma andrà incontro al suo destino con coraggio e dignità.
Il finale amaro è interpretato da Stefano Calvagna, attore oltre che regista.
Delizioso Niccolò Calvagna, seduto sulla panchina a parlare come fosse un piccolo Forrest Gump però più intelligente e consapevole e apprezzabile Claudio Vanni, l’amico adulto e sconsolato che offre il suo tempo e la sua preziosa compagnia al giovane studente.
Un bell’esempio di cinema al tempo del COVID con tutte le sue varianti.
Ne consiglio la visione su Amazon Prime.
Oggi lo
RispondiEliminavedrò sicuramente!!
Molto bene! ❤️
EliminaChe bello e attuale questo film che descrive appieno paure,fallimenti e drammi dovuti a questo Covid...che stà mettendo a dura prova la psiche degli esseri umani!!Grazieeee dei preziosi consigli sui film da visionare!!
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