Kevin Kline mi ha sempre trasportato nella sfera emotiva dei personaggi interpretati. Apprezzato nel delizioso "In&Out", oppure in "French Kiss" girato a Parigi e ne "Un perfetto Gentiluomo", questa sera l'ho ammirato nelle vesti di Mathias Gold, al fianco di Maggie Smith e Kristin Scott Thomas nel film "My Old Lady", tratto dalla pièce di Israel Horovitz.
Anche stavolta si trova a Parigi, senza un soldo, per vendere un appartamento ereditato dal padre.
E' americano e non ha alcuna intenzione di restare in Europa ma la sua casa è occupata da un'ultra novantenne, l'amante di suo padre e da sua figlia che non hanno intenzione di andarsene e che si trovano in quell'abitazione per colpa del 'viager' (il vitalizio ipotecario dell'immobile, variante della nuda proprietà).
Dopo un periodo difficile, tra incomprensioni e tensioni, i tre individui, privati ognuno a modo loro di qualcosa, diventano una famiglia, atipica ma autentica più di quelle create dai genitori che ormai non ci sono più.
E' una storia piena di speranza in cui il detto "non è mai troppo tardi", diventa più che mai un inno alla vita, che è l'unica cosa preziosa su cui possiamo contare e di cui dobbiamo godere appieno.
Kline, nel personaggio di Mathias a cui da anima e corpo, è pieno di dolore e tenerezza come chiunque abbia perso sua madre omicida e suo padre mentitore e assente ed è solo e senz'amore neanche per se stesso, eppure mostra valori innati come la fedeltà, la devozione e il rispetto e ha trovato finalmente a 56 anni la donna con cui condividere la vita che ha davanti.
Deliziose anche la Thomas, apprezzata soprattutto in "Quattro matrimoni e un funerale" e la Smith, veramente incantevole.
Il film è disponibile su Prime Video.
Lo consiglio soprattutto a chi ha poca autostima e crede che sia ormai troppo tardi.
Nessun commento:
Posta un commento