Eccezionale scoperta per me è stato Pete Davidson, il tatuatore disorientato e immaturo co-autore della sceneggiatura semi-autobiografica del film diretto da Judd Apatow, visto ieri sera in prima visione su Sky cinema. Il re di Staten Island è la storia di un figlio che perde suo padre all'età di sette anni. Il padre è un vigile del fuoco coraggiosissimo che per salvare delle persone, si getta nelle fiamme e purtroppo muore.
Nella pellicola, Pete è Scott, un ventenne dal quale si pretende risolutezza, maturità, forza di carattere e determinazione, se sei di New York, è impensabile vivere ancora nella casa paterna, dove Margie sua madre, la splendida Marisa Tomei si barcamena tra il lavoro in ospedale e l'educazione dei figli. Claire (Maude Apatow), sua sorella, sta andando al college per costruire il suo futuro.
Nonostante un'instabilità di tipo traumatico, Scott è un ragazzo pieno di risorse ed estremamente generoso come suo padre e questo lo dimostrerà in tutte le sue azioni, nei rapporti d'amicizia e d'amore.
Il film è un racconto di grande impatto emotivo ed è proprio un viaggio nella vita di un ragazzo orfano di padre e così sensibile da essere considerato problematico.
L'accettazione delle diversità è un tema centrale nel film e la ricerca della normalità, non è questo traguardo esaltante.
Non è detto che ciò che gli altri reputano normale, sia la strada più giusta ed esaltante da percorrere e non è detto che un padre idealizzato in primis dalla madre che erige in casa un piccolo santuario con foto e oggetti del marito, sia così perfetto.
Questa sarà la vera scoperta di Scott, ossia quella di sapere che in fondo quel padre perfetto, è così simile a lui, al suo temperamento un po' pazzo ed estremo.
Non perdetevi questo film in prima visione su Sky
Cosa è la normalità ??ma ancora devo scoprirlo...ognuno di noi se stà bene con se stesso e con gli altri è più che normale...ma se vive la sua arte(che ognuno di noi ha dentro di se )..il suo modo di essere e di fare può essere facile bersaglio di chi non è come lui...il greggismo non mi piace...W la libertà di essere quello che ti piace essere...W la vita...la vits che ti aggrada e ti fà star bene!!
RispondiEliminaCome contraddirti? Un bacio
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