Da maggio è possibile visitare la villa-museo di Alberto Sordi, aperta al pubblico in occasione del centenario della sua nascita fino al 1 agosto 2021.
Sono andata questo pomeriggio a Piazza Numa Pompilio alle Terme di Caracalla per emozionarmi.
Non è la prima casa di un artista famoso che visito, indimenticabile fu quella di Giacomo Leopardi a Recanati, quella di Raffaello a Urbino e di Pirandello a Sciacca, ma la dimora di Sordi, sarà perché si sentiva la sua voce nei vari video delle interviste e dei film, oppure per la sua storia raccontata attraverso appunti di trasmissioni radiofoniche e dei suoi esordi teatrali e al cinema, è stato un vero e proprio viaggio dentro la vita dell'artista e dell'uomo che volle vivere per sempre per il suo amato pubblico e così è stato.
Ho traversato la mostra seguendo il percorso guidato, perdendomi tra le locandine dei film, tra gli articoli di giornale dedicati all'artista, tra i suoi quadri di De Chirico e il meraviglioso teatro che fece costruire lui stesso al posto di una legnaia.
A un certo punto sono giunta nella sua camera da letto, restandone colpita e visitando il bellissimo ed elegante giardino dove lo immaginavo con un libro in mano o con un copione da imparare a memoria.
Tra scatti che raccontano il suo rapporto con le donne, la palestra, la chiesa, la sua bicicletta e i preziosi cimeli, mi ritrovo tra i suoi abiti di scena, dalla divisa del Vigile, al mantello de Il marchese del Grillo, fino al camice del Medico della Mutua e del Dottor Tersilli, oppure alla giacca di Polvere di stelle.
Incantata dalla sua libreria, conservata scrupolosamente dietro una rete nera che consente di vedere attraverso, leggo l'articolo che ricorda il terreno donato da Sordi nel quale sorge l'ospedale per gli anziani, l'ala del Campus biomedico a me molto caro, per aver curato molto bene mia madre in quest'anno così difficile.
Giungo nell'ultima sala, quella dove si trova un gioco di specchi che ritraggono Alberto Sordi in alcune delle sue pose più famose e la sua voce si congeda dallo spettatore come solo lui sapeva fare.
E' una mostra tecnologica curata nei minimi particolari.
In un'ora e mezzo non sono riuscita a leggere con attenzione tutto il materiale contenuto in questa meravigliosa villa, ma porto con me l'anima di questo artista immortale.
Ringrazio la Fondazione Museo Alberto Sordi.
Bellissima mostra, ci tornerei volentieri. Rimane la sensazione di una bellissima esperienza che sarebbe delittuoso non fare, se si è amato Sordi. Grazie per questo pezzo che la riassume benissimo.
RispondiEliminaSono d’accordo e voglio tornare anch’io perché è troppo bella!
EliminaChe dire ... hai scritto tutto tu con la solita precisione e professionalità ... io non posso che ringraziare l’organizzazione per avermi dato la possibilità di fare riprese video ( che non vedo l’ora di montare ) per avere poi un bellissimo ricordo di questa straordinaria mostra sul mostro Albertone nazionale .
RispondiEliminaChe commento stupendo! Non vedo l’ora di vedere il tuo video ❤️
Elimina