Amsterdam 1982. Cor Van, Willen, Jan “Cat, Frans “Spikes”e Martin, sono amici per la pelle e in cerca di un posto nel mondo, diventano i protagonisti del famoso rapimento del magnate della birra, il signor Heineken. Dopo aver rapinato una banca, il gruppo si sente pronto per il colpo che cambierà per sempre la loro vita. È tutto pronto, anche la lettera con la richiesta del riscatto in cui chiedono ben 35 milioni. Heineken e il suo autista, dopo il rapimento vengono chiusi in due stanze attigue insonorizzate, mentre il gruppo di amici va a farsi una bevuta. È citata la casa di Anna Frank con un riferimento evidente al rifugio come metafora del nascondiglio da loro creato dove non avrebbero mai potuto trovare il magnate. Anthony Hopkins è Heineken, un uomo abituato a vivere nel lusso, il quale chiede ai suoi rapitori del cibo anche economico come quello cinese ma diverso dai toast al prosciutto che mangia da giorni, della musica classica, libri, mentre sui giornali s’ipotizza che i rapitori siano stranieri. I soldi del riscatto non giungono dopo qualche settimana dal rapimento, ma non tarderanno ad arrivare. Tuttavia il gruppo di amici come previsto dalla profetica frase di Heineken si sfalda e sia chi è rimasto ad Amsterdam che chi è partito a Parigi, viene acciuffato e tutti sconteranno diversi anni in carcere. Il film ispirato a una storia vera, scritto da William Brookfield dal libro di Peter R. De Vries e diretto da Daniel Alfredson, non è solo un thriller ma affascina per la psicologia dei personaggi, a partire dal gruppo degli amici che sembrano inseparabili e che invece si dividono per colpa dei soldi fino alla figura del saggio magnate, interpretato magnificamente dal premio Oscar Hopkins che ogni volta diventa il personaggio interpretato. Bel film del 2015 che oggi Sky Cinema mi ha permesso di vedere e commentare per Pennadoro.
Il caso Freddy Heineken
Amsterdam 1982. Cor Van, Willen, Jan “Cat, Frans “Spikes”e Martin, sono amici per la pelle e in cerca di un posto nel mondo, diventano i protagonisti del famoso rapimento del magnate della birra, il signor Heineken. Dopo aver rapinato una banca, il gruppo si sente pronto per il colpo che cambierà per sempre la loro vita. È tutto pronto, anche la lettera con la richiesta del riscatto in cui chiedono ben 35 milioni. Heineken e il suo autista, dopo il rapimento vengono chiusi in due stanze attigue insonorizzate, mentre il gruppo di amici va a farsi una bevuta. È citata la casa di Anna Frank con un riferimento evidente al rifugio come metafora del nascondiglio da loro creato dove non avrebbero mai potuto trovare il magnate. Anthony Hopkins è Heineken, un uomo abituato a vivere nel lusso, il quale chiede ai suoi rapitori del cibo anche economico come quello cinese ma diverso dai toast al prosciutto che mangia da giorni, della musica classica, libri, mentre sui giornali s’ipotizza che i rapitori siano stranieri. I soldi del riscatto non giungono dopo qualche settimana dal rapimento, ma non tarderanno ad arrivare. Tuttavia il gruppo di amici come previsto dalla profetica frase di Heineken si sfalda e sia chi è rimasto ad Amsterdam che chi è partito a Parigi, viene acciuffato e tutti sconteranno diversi anni in carcere. Il film ispirato a una storia vera, scritto da William Brookfield dal libro di Peter R. De Vries e diretto da Daniel Alfredson, non è solo un thriller ma affascina per la psicologia dei personaggi, a partire dal gruppo degli amici che sembrano inseparabili e che invece si dividono per colpa dei soldi fino alla figura del saggio magnate, interpretato magnificamente dal premio Oscar Hopkins che ogni volta diventa il personaggio interpretato. Bel film del 2015 che oggi Sky Cinema mi ha permesso di vedere e commentare per Pennadoro.
Se sei un frequentatore abituale del mio sito e ritieni utile il lavoro che svolgo, sostieni il mio impegno con una donazione spontanea. Grazie!
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
-
L'Agamennone di Sinisi intriso di modernità e classicità al Teatro Romano di Ferento l'8 agosto 2016C anta con voce aggressiva e ruvida, una storia intrisa di dolore, la corifea coraggiosa e convinta di potersi trascinare dietro il peso di...
-
È pieno di colori e meraviglia il film sull’artista britannico che ha saputo dare il giusto posto e dignità al gatto, divenendo un animale d...
-
"Per colpa vostra ci sono ragazzi che muoiono ogni giorno" "Io preferisco essere felice" Sono alcune delle frasi più emb...
-
Lo spettacolo di Cerveteri, in scena lunedì 8 agosto, si intitola "La vita non è un film". È la trasposizione teatrale e musicale ...
-
Il Carpe Diem su cui è incentrata l'esistenza e la poetica del pensatore lucano Quinto Orazio Flacco, rivive sul palcoscenico del teatr...
-
Dopo il concerto omaggio al Teatro Ghione di Roma il 18 febbraio 2020 dedicato a Charles Aznavour, un vero e proprio ambasciatore di bellez...
-
Può uno spettacolo coniugare musica, contenuti e divertimento dalla prima all'ultima battuta? Max Paiella ci è riuscito, nonostante il ...
-
Direttamente dal cast di "Ferie d'agosto" e di "Mangia prega ama", Vanessa Marini ci racconta le sue esperienze ne...
-
Ieri notte mi sono lasciata coinvolgere dalla visione di un film che non avevo mai visto, intitolato Nottataccia , mai titolo fu più adat...
-
Trasferire un’opera teatrale in tv è un’operazione titanica, come ad esempio equiparare o far dialogare Pittura ed Architettura: si deve pe...
Nessun commento:
Posta un commento