1918 - I giorni del coraggio

 Dal lavoro teatrale Journey's End di Robert Cedric Sheriff traggono ispirazione lo sceneggiatore Simon Reade e il regista Saud Didd per il film 1918 - I giorni del coraggio, sull'Offensiva di Primavera tedesca negli ultimi atti della Prima Guerra Mondiale, in prima visione su sky da questa sera.

Nella trincea sul fronte occidentale francese s'incrociano i destini del Capitano Stanhope che affoga la tensione nell'alcol, di Osborne, del soldato Mason dedito alla cucina e del giovane e coraggioso Raleigh.

All'interno della trincea, c'è il conforto dei pasti caldi, di zuppe, tè, alcolici e fogli dove poter scrivere lettere a parenti e a coloro che aspettano il loro ritorno.

I dialoghi tra gli adulti e i più giovani come Raleigh, sono pieni di angoscia e sconforto nonostante la missione da portare a termine. 

I tempi dell'attesa dell'Offensiva di Primavera sono dilatati dai pasti consolatori, gli unici momenti di pausa dall'orrore delle bombe mortali.

Il ristoro dei guerrieri è ben rappresentato da Toby Jones, il paziente soldato Mason e all'occorrenza cuoco, da Sam Claflin il capitano Stanhope, apparentemente algido eppure sensibile e umano, dal coraggioso Osborne Paul Bettany che lascerà i compagni, colpito a morte e dal più coraggioso di tutti: Raleigh Asa Butterfield, anch'esso morto dopo essere stato trascinato all'interno della trincea e soccorso da Stanhope il quale saluta per l'ultima volta il valoroso militare.

E pensare che la pièce teatrale da cui è tratto questo film, debuttò all'Apollo Theatre il 9 dicembre 1928.

Il film mi è piaciuto molto e mi ha ispirato a vedere gli altri adattamenti ispirati a questo lavoro teatrale.

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2 commenti:

  1. La guerra ,brutta invenzione dell'uomo per distruggere altri uomini...

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    1. E' proprio così... complimenti per aver trovato una frase così adatta a descrivere il senso distruttivo della guerra.

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PennadorodiTania CroceDesign byIole