Volevo nascondermi è stata un’immersione nell’arte e nell’animo dell’artista italiano forse più sensibile del secolo scorso: Antonio Ligabue che ricordo nella magistrale interpretazione di Flavio Bucci.
Nel film diretto da Giorgio Diritti, è Elio Germano a vivere nei panni di questo personaggio così sensibile e pieno d’amore che visse totalmente per la sua arte. La sua travagliata esistenza è raccontata coi colori accesi delle sue tele e attraverso l’amore che emanava e che in parte gli è tornato indietro. Reso famoso dalla sua arte, visse in disparte la sua notorietà accompagnato da un fisico fragile e malato che non gli lasciò il tempo per proseguire a dipingere il mondo. Il film mi ha fatto pensare a Van Gogh, i cui quadri purtroppo non furono considerati opere d’arte quando era in vita.
Accomuna i due artisti sia l’estro creativo che l’esperienza devastante del manicomio.
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