Cosa sarà vince un premio speciale nel mio cuore
Kim Rossi Stuart ha dato il meglio di se nel film di Francesco Bruni, un racconto biografico sulla malattia, sull’ironia della sorte e sui rapporti familiari. Tutto ha inizio dalla scoperta di una forma di leucemia da parte del protagonista, turbato dalla fragilità legata al rapporto conflittuale con il padre interpretato magistralmente da Giuseppe Pambieri, dal quale si sente trattato da debole a partire dal Ciccio Bello ricevuto in dono in un Natale di tanti anni fa. Lo attende una vita da degente in un ospedale romano dove instaura un legame forte con la primaria del reparto, Francesca Lebboroni che gli indica il percorso da seguire per affrontare nel modo più corretto, la malattia. È affettuoso il rapporto con i figli e mite la separazione dalla moglie, la stupenda Lorenza Indovina quella da cui riceve il maggiore conforto. Il dramma convive con la commedia del vivere, dove tutto può succedere anche la scoperta di una sorella che può donare le cellule staminali necessarie per la sua sopravvivenza. A tutto c’è rimedio e il protagonista di questa storia, un regista sottovalutato e semi sconosciuto, non vuole morire. Per cui si convince ad andare a cercare Fiorella, la sorella che decide di aiutarlo. Intensa Barbara Ronchi nei panni della sorella, da cui il regista scopre, subito dopo il suo intervento, che il Ciccio Bello ricevuto in regalo dal padre, era destinato proprio a lei. Molto tenero è anche Nicola Nocella nella parte dell’infermiere Nicola, che deve monitorare i suoi movimenti e proteggerlo dall’aria esterna piena di virus e pericolosa per lui. Un Kim Rossi Stuart senza capelli per colpa della chemio, è un’immagine inedita, necessaria e significativa che mostra la fragilità umana di fronte all’ineluttabilità del destino che è stato scritto per noi e contro cui non possiamo lottare ma semplicemente sopravvivere. Il tema è forte e particolarmente adatto a questo periodo in cui l’umanità si sente fragile e senza difese dove nessuno è salvo finché non lo saremo tutti, anche se in tanti scelgono di non portare la mascherina. Ho tirato un sospiro di sollievo prima d’iniziare a vedere il film che ho atteso tanto e candidato ai David di Donatello, ha vinto un Premio speciale nel mio cuore.
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Un tema delicato quello delle malattie che si. appropriano improvvisamente della tua vita e soprattutto del tuo corpo sottoponendolo a stress inimmaginabili e che tu stesso non avresti mai immaginato di poter provare...grande interprete Kim Rossi Stuart.. e grande tu a cogliere semore l'essenza principale di queste storie fatte divenfare fjlm di eccellenza.. tanto da essere candidati al David di Donatello!!
RispondiEliminaMentre passavano le immagini del film pensavo a te, alla tua esperienza, al tuo coraggio, alla serenità che hai saputo trasmettere a tutti noi. È stata la nostra ennesima pandemia, dico nostra perché siamo tutti coinvolti. Ma tutto questo Mamy sta passando e presto ti regalerò un colore per i capelli nuovi e tutto sarà nuovo per noi ❤️
Elimina💚💚💚💚💚💚💚
RispondiElimina❤️🎈🍓🥰🍀😘😍
EliminaSpero di vederlo presto.Una recensione che mi ha introdotto alle mille sfaccettature di questo tema complesso che raramente i registi si sentono di affrontare.Kim Rossi Stuart è un attore straordinario, lo ricordo ancora in Senza pelle.Grazie
RispondiEliminaAnche nel film Gli anni più belli di Muccino, Kim è soprannominato ‘sopravvissuto’, ed è un’associazione che mi ha fatto riflettere. Cosa sarà contiene un messaggio d’amore verso la vita e questo rende il film stupendo!
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