Ieri sera ho assistito alla visione di una docufiction straordinaria: Questo è un uomo dove Thomas Trabacchi è Primo Levi. 1986. A causa di un incidente accaduto durante un'escursione in montagna, Primo Levi viene soccorso da un uomo che ignora la sua storia e che, addirittura, non comprende il significato del numero tatuato sul suo braccio. Davanti a questo, Levi sente la necessità, ancora una volta nella vita, di raccontare la sua vicenda e, con essa, la tragedia della Shoah. Se questo è un uomo, è il suo libro memorialistico da me amatissimo, tradotto in tutto il mondo e a cui ne seguirono altri che trasformarono il dottore in chimica in uno stimato scrittore che illuminò il mondo su cosa accadde nei campi di concentramento. Mi è piaciuta molto sia l’interpretazione di Thomas, sobria e lucida che la regia 🎬 con la perfetta integrazione delle immagini di repertorio come le interviste a Primo Levi, i premi letterari conferiti allo scrittore sopravvissuto al campo di concentramento polacco dove fu rinchiuso perché ebreo. La docufiction ripercorre i momenti essenziali della vita del chimico-scrittore torinese anche padre e marito di una donna comprensiva e coraggiosa che seppe stargli accanto. Ottimo lavoro su Raiuno, in seconda serata.
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