In seconda serata su Raiuno e oltre l'orario previsto, slittando dalle 22:50 alla mezzanotte, è stato presentato da Rai Documentari, Il nostro Eduardo, un documentario inedito familiare, culturale e sociale sul Maestro del '900 che ha ispirato il Neorealismo con opere come Napoli Milionaria e che ha scritto ruoli femminili di rilievo come Filumena Marturano, che a suo dire rappresenta il popolo e che furono rappresentati in tutte le lingue in tutto il mondo sia dalla sua compagnia che da prestigiosi attori stranieri.
Il calore e il gelo della vita di Eduardo De Filippo, passa dai racconti dei nipoti Matteo, Tommaso e Luisella, i figli dell'amato Luca De Filippo, all'attrice Marisa Laurito che ricorda con commozione il provino con Eduardo e la magnifica esperienza vissuta.
Sono molti i video e le testimonianze di amici, parenti e critici teatrali come le mie insegnanti dell'università la Sapienza da Antonella Ottai, alla relatrice della mia tesi su Eduardo, Paola Quarenghi.
Si ricorda in questo straordinario documentario diretto da Didi Gnocchi e Michele Mally, il peso della drammaturgia eduardiana in Italia e nel mondo, le difficoltà della vita di un artista del suo calibro che scrisse per tutti i ceti sociali, il difficile rapporto con Peppino, l'amore per Titina e per le sue tre mogli, la sua poesia e l'incontro e la successiva collaborazione con Pirandello con cui scrisse l'Abito nuovo e con Pasolini, da cui dovette congedarsi troppo presto.
Sia le sue opere racchiuse ne La cantata dei giorni pari che ne La cantata dei giorni dispari che il suo rapporto con la tv, che usò e dalla quale non si fece usare, la difficile ricostruzione del teatro San Ferdinando di Napoli e il suo rapporto e la devozione per il padre Eduardo Scarpetta, scorrono velocissime nel documentario, così come si conclude la vita di questo immenso e amatissimo drammaturgo, attore e regista, a 120 anni dalla sua nascita e che è indispensabile conoscere, studiare e ricordare.
Augurandomi che questo documentario passi in prima serata, sarebbe una vera conquista, ringrazio la Fondazione Eduardo De Filippo, Sky Arte, il MIBACT, i registi e tutti coloro che lo hanno realizzato.
L'amato teatro di Eduardo non morirà mai.
Ho visto ieri notte questo documento davvero ricco di spunti e approfondimenti inediti. Mi ha sorpreso trovarlo in onda a quell'ora e rilancio l'auspicio di una nuova occasione in orario accessibile a tutti. Da non perdere.
RispondiEliminaC'erano anche le critiche eduardiane e mie insegnanti Antonella Ottai e la relatrice della mia tesi su Eduardo, Paola Quarenghi. Sono stata felice di ritrovare tanto di quello che studiai con immenso amore all'università La Sapienza di Roma, dove Eduardo tenne le sue preziose lezioni di teatro, le sue ultime perle di saggezza
EliminaVisto stamane alle 7 di mattina un Emozione infinita...senza tempo!!!
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