Si potrebbe intitolare “Il Complesso di Collins” riesumando una potenziale ma improbabile freudiana memoria.
Assistiamo ai vaneggiamenti di un vecchio astronauta cui è stato negato in extremis l’ultimo atto per diventare un eroe agli occhi di un immaginario collettivo facilmente smemorato (un Graziano Piazza nei panni dell'ultraottantenne Collins che pare invecchiato con Photoshop), il quale sotto uno shock costante da sindrome di supermercato, riecheggia varie versioni del suo viaggio siderale.
Gli Armstrong ed Aldrin che non sapevano allunare, non avrebbero saputo rientrare, fino alla più vaneggiante ipotesi negazionista;
Il tutto intramezzato dal non sense di battibecchi onirici dei giovani personaggi dediti - o meglio sottomessi - alla peggiore rivoluzione digitale internettiana ed alla più demenziale navigazione in rete (con le giovani reclute della Compagnia del Teatro dell’Orologio, che funge da buon vivaio per nuove promesse, sotto una regia che li premia in quanto molto esigente);
E ancora, con annessi di storielle d’amore dove la visione del dramma shakespeariano di Giulietta e Romeo, rende increduli i due assistenti dell’eroe che rifiuta il suo eroismo.
Uno squarcio di ritagli di storie all’interno dello scenario mistico del sito archeologico e del teatro di Ostia Antica in uno spettacolo rappresentato alla rovescia, con il pubblico sul palco, e gli attori arrampicati sulle gradinate, diventando così surreale.
Roma, 21/07/2019
LAMATITASPUNTATA
GUIDO DEL CORNO’
Guido ci presenta ciò che ha voluto trasmettere lo spettacolo di ieri sera con un splendido Collins Piazza in versione 50 anni dopo...accompagnato da una scuola di Teatro giovane immersi e contagiati dal mondo internettiano di oggi...rendendo la serata piacevolissima e aperta a mille riflessioni grazie Guido per il tuo contributo su questa bellissima pagina di Pennadoro!
RispondiEliminaGrazie Guido!
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