Prima della prima di Scherzi del caldo, il monologo di e con Andrea Bonella tratto dai famosi Racconti romani di Alberto Moravia del 1954, l'attore mi ha rilasciato una bella intervista da leggere su Pennadoro.
Siamo curiosi di conoscere l'idea e l'ispirazione che ha guidato Bonella nella stesura del testo in scena il 21 luglio prossimo al Lanificio Luciani in Via di Pietralata.
Tania Croce) Hai adattato e riscritto il testo tratto da uno dei Racconti romani di Alberto Moravia; è stato un lavoro compiuto rispettando lo stile dell'autore oppure hai aggiunto elementi attinti dal tuo personale bagaglio culturale e artistico?
Andrea Bonella) I Racconti romani hanno un linguaggio di sintassi e prosa in italiano perché i critici di allora non avrebbero apprezzato il romano nudo e crudo come per esempio ha fatto Pasolini in Ragazzi di vita. Però Moravia ha usato termini in romanesco, italianizzati (per esempio baccajare anziché baccajà all'inizio del monologo/racconto).
Tania Croce) L'esigenza di utilizzare il dialetto romanesco è un modo per raccontare una Roma che non c'è più o il tuo intento è quello di far conoscere ai giovani un autore e un racconto straordinari, oppure vuoi far semplicemente divertire il tuo pubblico?
Andrea Bonella) Mi sono innamorato della suspence del racconto, ho adattato di getto pur restando fedele ad alcune frasi e soprattutto all'anima del romano doc, trasponendo tutto alla Roma di oggi, non molto diversa da quella del dopoguerra, con cui condividere una miseria che ora è più arida. Ho scelto d'inserire un po' di sale attraverso siparietti brillanti perché il romano stesso non può prescindere dal gusto per la battuta contestualizzata al racconto.
Tania Croce) Dove vuoi portare questo monologo?
Andrea Bonella) Trattandosi di un monologo/narrazione/sketch avvincente e visionario che sfiora anche l'esilarante, è adattabile a qualunque situazione, semplicissimo da mettere in scena e plasmabile.
Nel testo è possibile inserire piccole incursioni che fanno eco a un pubblico più spensierato il quale condivide la disperazione di oggi, cercando di ridere sotto alla bufera del sapersi arrangiare.
Contiene le basi della compianta commedia all'italiana, per cui trovo che il testo sia perfetto per luoghi e contesti estivi, soprattutto perché l'azione è ferragostana. Quindi direi estati romane e dintorni a go go.
Concludo dicendo che la mia esigenza di rappresentare la romanità in un momento di crisi come questo, è sia uno stimolo e un omaggio al grandissimo autore del racconto che necessario e costruttivo per la nostra amata Roma.
Ringraziando Andrea Bonella per quest'eloquente intervista, invito il pubblico romano e non ad assistere al suo monologo. L'appuntamento è con Andrea il 21 luglio prossimo alle 21 con Scherzi del caldo, il monologo tratto dai Racconti romani di Alberto Moravia a Via di Pietralata 157, Roma.
di Tania Croce
(in foto Andrea Bonella)
Bellissima intervista di uno spettacolo che tutti i Romani e non dovrebbero vedere visto la bravura dell'attore che ha ripreso e ironizzato il libro di Moravia "Scherzi del caldo"molto in tema anche col periodo,Nunzia.
RispondiEliminaSono d'accordo con te e mi unisco all'invito di vedere lo spettacolo di Andrea Bonella, per svagarsi e riflettere sui nostri giorni!
Eliminale interviste e le recensioni di tania croce sono sempre puntuali e dettagliate, rispettose dell'artista chiamato in causa, e accendono l'entusiasmo. grazie a te tania di questa splendida testimonianza
RispondiEliminaGrazie Andrea sia per avermi concesso quest'intervista interessantissima che per le belle parole spese per me!!!
EliminaUna bella serata romana da trascorrere in compagnia di un artista che ha omaggiato Moravia è un modo intelligente di passare il tempo!
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