La recensione
Il comizio cabarettistico di Vincenzino (Francesco Procopio) introduce il pubblico all'amatissima commedia del 1940 scritta da Armando Curcio, resa famosa da Eduardo, Peppino, Luigi De Filippo e dai fratelli Giuffrè. La politica, gli ideali utopici del Professore (Pietro De Silva) seducono il simpatico impiegato comunale che decide di lincenziarsi e convinto di poter vivere pacificamente dentro una botte come il saggio Diogene. Però c'è un affitto da pagare e la sorella Carmela (Luana Pantaleo) con cui fare i conti.
Il comizio cabarettistico di Vincenzino (Francesco Procopio) introduce il pubblico all'amatissima commedia del 1940 scritta da Armando Curcio, resa famosa da Eduardo, Peppino, Luigi De Filippo e dai fratelli Giuffrè. La politica, gli ideali utopici del Professore (Pietro De Silva) seducono il simpatico impiegato comunale che decide di lincenziarsi e convinto di poter vivere pacificamente dentro una botte come il saggio Diogene. Però c'è un affitto da pagare e la sorella Carmela (Luana Pantaleo) con cui fare i conti.
I conti non tornano mai, però lo stratagemma del Professore sembra garantire a Vincenzino il lieto fine attraverso il benessere economico, le nozze con Rachelina (Felicia Del Prete) la donna dei sogni ricca e sorella di Ferdinando (Antonio Friello). Ma i quattrini fanno davvero la felicità?
La regia psichedelica di Giuseppe Miale Di Mauro, con i cambi d'abito in scena e la sveglia che suona dopo l'intervallo, incuriosisce e diverte lo spettatore mentre fuoriescono dalla cornice a turno i personaggi di questa pièce che ha debuttato il 29 dicembre al Ghione. Durante i saluti, è salita sul palcoscenico la figlia di Curcio per ricordare suo padre e il bel messaggio della commedia che scrisse e che fu rappresentata da grandissimi attori napoletani. Lo spettacolo sarà in scena fino al 13 gennaio 2019 e per chi vorrà festeggiare il capodanno a teatro, questi attori vi aspettano per salutare il nuovo anno insieme e allegramente.
Un bel dilemma che attanaglia gli uomini da sempre...chi li ha non è certo piu felice di chi non li ha...bisognerebbe trovare una via di mezzo...e riempirla di valori e sentimenti che oggi scarseggiano parecchio...anche più del denaro !!!
RispondiEliminaSarà salvifico per i protagonisti lo stratagemma del Professore e così vissero tutti felici e contenti!!!
EliminaEro alla prima. Non mi è piaciuta la recitazione del professore (su questo pesa la magistrale interpretazione di Carlo Giuffrè, che tutti conosciamo) né la strumentalizzazione politica del "partito", che a mio giudizio tradisce la filosofia del testo di Curcio. Mi è piaciuto Vincenzino (anche se troppo caricato in alcuni punti); una piacevole sorpresa è stata invece la recitazione di Luana Pantaleo, che conoscevo solo come la Stefi di un Posto al sole 😊 davvero brava. Per il resto l'impressione è che senza scomodare gli smartphone e i social network non si sappia più arrivare alla gente. Non sono per la fedeltà al testo a tutti i costi, ma mi sembra uno di quei casi in cui portando in scena una rappresentazione più semplice e tradizionale lo spettacolo ne avrebbe guadagnato. Nel complesso, una serata piacevole (addolcita anche dalla conoscenza della figlia dell'autore) ☺
RispondiEliminaRossella Casillo