L'emigrazione femminile negli anni '30 e '40 e il viaggio di speranza verso l'America, è narrato nello spettacolo diretto e interpretato da Lucia Sardo, desiderosa di divulgare una storia che ha l'urgenza di essere raccontata, illuminando il percorso doloroso delle giovani spose che inseguendo il sogno americano, si sposarono per procura, sperando di cambiare la propria vita.
“La nave delle spose”, progetto drammaturgico di Lucia Sardo ed Elvira Fusto, è avvolto da uno spirito nuovo, pur ripercorrendo un passato difficile in cui è mostrato il destino comune di donne in balia degli eventi, le quali si affidarono al fato sotto forma di contratto matrimoniale, per volare verso un'esistenza possibile. Lo spettacolo ricongiunge idealmente le vicende di queste donne impegnate nella lotta per la conquista dell’emancipazione, con quelle degli emigrati che hanno ispirato "Uno sguardo dal Ponte", visto nella scorsa stagione teatrale al Tor Bella Monaca con Sebastiano Somma, per cui scrissi: "Nella misera Brooklyn, dimora esclusiva d’ immigrati e portuali, è ambientata la storia di Eddie Carbone e della sua famiglia di origini siciliane, che tenta in terra straniera di lavorare, cosa negata in Italia e di condurre un’esistenza dignitosa e poi morire”.
Tema drammaturgico dello spettacolo è quindi il dramma di donne in viaggio verso la libertà.
Tema drammaturgico dello spettacolo è quindi il dramma di donne in viaggio verso la libertà.
La scrittura scenica e la regia è di Lucia Sardo e Elvira Fusto, con Lucia Sardo, Gioacchino Cappelli, Sibilla Zuccarello, autori questi ultimi anche delle musiche.
I sogni che hanno sostenuto il viaggio, svaniscono nella realtà amara di un matrimonio senz'amore e senza quella libertà desiderata.
Lo spettacolo dopo il successo ottenuto nelle passate stagioni, giunge al teatro Lo Spazio dove sarà dal 9 al 13 ottobre 2018, per far conoscere un passato così vicino al nostro presente.
di Tania Croce
Un passato troppo spesso dimenticato dalle generazioni adulte e forse sconosciuto da quelle più giovani che non conoscono la storia dei loro antenati...Tania ci recensisce lo spettacolo in punta di penna con la sua solita umanità e preparazione...grazie !!
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