Giocoleria e racconto teatrale al Vascello


12-13-14 settembre 2018  h 21 (danza) 
Associazione Spellbound in collaborazione con Fabbrica C
direzione e coreografia Francesco Sgrò
creazione e interpretazione Pino Basile, Luca Carbone, Leonardo Cristiani, Enrico Seghedoni, Francesco Sgrò
musiche originali Pino Basile
disegno luci Raffaele Biasco, Luca Carbone
sguardo esterno Giulio Lanzafame, Riccardo Massidda, Piergiorgio Milano
produzione Associazione Spellbound in collaborazione con Fabbrica C realizzata con il Contributo del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e del Turismo con il sostegno di  Spazio Dilà Magazzini Creativi Torino, Associazione Jaqulè, Associazione fuma che n’duma.
Lo spettacolo è adatto ai bambini dai 5 anni e per le famiglie.
Il movimento e la giocoleria di COLLAPSE, direzione e coreografia di Francesco Sgrò, in prima assoluta al Teatro Vascello. 12, 13 e 14 settembre ore 21.00
Debutta in prima assoluta, al Teatro Vascello il 12, 13 e 14 settembre ore 21.00, COLLAPSE, un progetto speciale prodotto da Associazione  Spellbound, con la direzione e coreografia di Francesco Sgrò. L’indagine dell’autore sulla relazione tra movimento, coreografia e giocoleria è incorniciata dalle  suggestioni sonore date dalla musica dal vivo eseguita da Pino Basile, già storico collaboratore di Sgrò assieme al quale ha firmato precedenti creazioni di successo.
Collapse è una storia semplice, 5 persone, 35 palline, 5 clave e una ruota, la musica che unisce, sottolinea, accompagna un linguaggio fatto di movimento e giocoleria. Collapse è un elogio al movimento, tutto si muove, le persone, gli oggetti, le luci. E il pubblico a sbirciare dal buco della serratura gli artisti che diventano un organismo unico, ricreando una giocoleria fatta di corpi e di oggetti.  Collapse rimette in discussione i confini delle arti, il movimento, la giocoleria, l’acrobatica cercando di trovare nuovi modi di espressione. Per questo la danza, l’acrobatica e la giocoleria non sono solo dimostrazioni di bravura ma forme di comunicazione tra artisti e tra gli artisti il pubblico.  
In Collapse non ci sono tecnici, musicisti e artisti ma un gruppo di persone che trasforma lo spazio rendendolo vivo, una vertigine di movimento che passa dal corpo agli oggetti, dagli interpreti al pubblico che si ritrova infine protagonista divertito dello spettacolo.
L’esigenza di questo lavoro nasce con lo scorrere del tempo, ed è la naturale evoluzione di un percorso durato diversi anni. Il desiderio deriva dall’esigenza di Francesco Sgrò di ritornare alla sua base di giocoliere, potendo oggi attingere da un grande bagaglio di esperienze fatte con la regia di spettacoli di circo e di anni di ricerca artistica e sviluppo di una consapevolezza sul suono ed il movimento. Oltre a lui in questi anni gli altri interpreti hanno analizzato il rapporto tra gesto fisico, gesto acrobatico e oggetto, cercando di rendere emotivamente interessante la disciplina circense. Inoltre hanno sviluppato continue collaborazioni tra loro in modo da comprendere quando l’interazione tra le loro arti potesse portare ad una disciplina nuova e non semplicemente ad accostarne diverse.
“Vorremmo – afferma Francesco Sgrò - che questo spettacolo potesse non essere catalogato, uno spettacolo che rifugga le classificazioni tra le arti, uno spettacolo che faccia del momento scenico e dell’incontro con il pubblico il motivo della sua stessa esistenza. Uno shock per chiunque sia abituato a dire questa non è danza, questo non è circo e questa non è musica. La danza, la musica e la giocoleria sono create contemporaneamente ognuna è creatrice dell'altra, Collapse non lavora separatamente le arti ma tratta tutto come se fosse un solo linguaggio, un solo modo di espressione.”
Collapse è uno spettacolo adatto a chiunque abbia fantasia, i bambini in particolar modo riescono a ritrovare in Collapse una storia personale e diversa, la magia dello spettacolo viene filtrata e amplificata dai loro occhi. 
Francesco Sgrò
Acrobata, giocoliere e performer diplomato alla scuola di Circo contemporaneo Flic studia chitarra classica al Conservatorio di Torino, approfondisce la sua formazione artistica studiando teatro e danza, con l'idea di cercare attraverso la conoscenza delle discipline dello spettacolo un'ampia versatilità artistica.
Per quanto riguarda il Circo si dedica in particolare alla giocoleria, alle discipline aeree, all' acrobatica al suolo e verticalismo, lavorando con artisti di fama mondiale.
Per la danza studia soprattutto con i membri della compagnia Enclave Dance Company tra Tortosa e Bruxelles, scoprendo ed analizzando il flying low, uno stile di danza contemporanea che si adatta perfettamente all'acrobazia circense. 
È stato artista alla cerimonia di chiusura delle Olimpiadi di Torino2006 e a numerosi Gran Galà di Giocoleria in Italia e all'estero. Nel 2007 vince il Festival Europeo della Scienza con il progetto Circoscienza .  
Dal 2009 lavora come danzatore in tre diverse  produzioni di Sosta Palmizi : " Scarpe " di Giorgio Rossi, "AmaFi" di Raffaella Giordano e "Ellipsis" dove collabora come aiuto regista e acrobata.
Con il Collettivo 320chili di cui è fondatore ha vinto il Premio Equilibrio - Auditorium Parco della Musica 2010 a Roma, direttore artistico Sidi Larbi Cherkaoui, con lo spettacolo "Ai Migranti" ed è regista ed attore dello spettacolo di circo contemporaneo "Invisibile" che sta attualmente circuitando in tutta Italia e all'estero.
E’ sua la direzione, creazione e interpretazione della performance "Just another Normal Day"- Produzione Sosta Palmizi.e Flic scuola di circo.
Nel 2013 assume la direzione coreografica di Design Dance, spettacolo principale tra gli eventi del Salone del Mobile Milano.
Nel 2013 dirige e interpreta la performance acrobatica per la presentazione di “The Cal” calendario Pirelli 2014 per Flic.
Direttore artistico delle scuole di circo per ragazzi “Fuma che’nduma”, da settembre 2012 è direttore artistico di Flic scuola di circo a Torino.
Nel 2015 dirige la performance di apertura di “Torino capitale europea dello sport” per Flic.
Nel 2016 inizia la collaborazione con l’università “Codarts circus school” di Rotterdam in qualità di regista invitato e coach artistico.
Nel 2016 fonda insieme ad altri artisti il Collettivo “Fabbrica C” per una nuova ricerca nel circo contemporaneo.
Nel 2017 è performer per “Secret Pieces” spettacolo itinerante con la coreografia di Giorgio Rossi e Raffaella Giordano.
Associazione Spellbound
Spellbound Contemporary Ballet nasce nel 1994, dietro volontà del coreografo Mauro Astolfi che fonda la Compagnia al rientro da un lungo periodo di permanenza artistica negli Stati Uniti. A partire dal 1996 Astolfi condivide il progetto produttivo con Valentina Marini con cui la Compagnia avvia un processo di intensa internazionalizzazione e di collaborazioni trasversali. Forte di una cifra stilistica inconfondibile esaltata da un ensemble di danzatori considerati tra le eccellenze dell’ultima generazione, Spellbound si colloca oggi nella rosa delle proposte italiane maggiormente competitive sul piano di una dialettica internazionale, espressione di una danza che si offre al pubblico con un vocabolario ampio e in continua sperimentazione, convincendo le platee dei principali Festival di Europa, Asia, Americhe. La Compagnia ha posto negli anni le basi di un percorso dove il divario tra spettatore, amatore e artista si è fatto sempre più sottile, alimentando attraverso venti anni di seminari e workshop una filiera creativa che ha avvicinato al palcoscenico migliaia di danzatori e curiosi e consolidando questo processo ha dato luogo a un autentico vivaio in termini di formazione in rapporto dialettico con la Compagnia, processo culminato con la residenza presso Daf Dance Arts Faculty.
Le attività di Spellbound, oltre alle creazioni di Astolfi, abbracciano una serie di produzioni e progetti in rete con altri artisti e istituzioni su scala internazionale, come il recente "La Mode", installazione a firma di Tomoko Mukayiama e Tojo Ito che ha inaugurato il National Taichung Theater a Taiwan nell'ottobre  2016 e la rete europea Dancing Partners. Oltre a questi l’Associazione annovera una lista di progetti speciali prodotti negli anni a firma di autori diversi che spaziano abbracciando linguaggi creativi e pubblici  differenti come lo spettacolo  “Open”  di  Daniel Ezralow , il progetto “Magic Shadows, la performance “Re-Mark” a cura del coreografo Sang Jijia in rete produttiva  con Fondazione Fabbrica Europa , City Contemporary Dance Company Hong Kong, Versilia Danza e le produzioni degli ultimi tre anni  degli artisti visivi Luca Brinchi e Daniele Spanò dal 2015 associati alla struttura. “Collapse” si inserisce in questo binario di progetti speciali, fonte di relazioni e dialoghi con il mondo artistico circostante ma soprattutto terrendo di indagine per nuovi modi di creare e di produrre in sempre maggiore osmosi con realtà culturali diverse.
Le attività di produzione sono inoltre sostenute dal Ministero per i beni e le Attivita' Culturali e del Turismo a partire dal 2000.



17-18 settembre 2018  h 21  (danza) 
Produzione Twain Centro di Produzione Danza Regionale
interpreti Yoris Petrillo, Elisa Melis, Luca Zanni, Maeva Curco Llovera, Enea Tomei
testi rielaborati da Beatrice Balla
musiche originali Current  costumi Andrea Grassi  voce recitante Enea Tomei
Spettacolo Vincitore i Teatri del Sacro 2017

Il testo di François Garagnon, in una lingua metaforica e personale, racconta il viaggio della costruzione di sé, contrapponendo la filosofia dell’essere alla filosofia dell’avere: l’obiettivo dell’esistenza è divenire, essere un Grande Amore Senza Fine, anche se in partenza siamo una piccola cosa, un Little something appunto.
Nel raccontare questo viaggio da piccolo a grande, Garagnon inventa una serie di personaggi tanto allegorici quanto vividi: L’Avventuriero del Banco di tutto il Possibile,
Il Riparatore del Tempo Perso, il Giardiniere d’Amore, la Sorgente Pura, il Soffio d’Invisibile che non solo restituiscono immagini che si aprono a interpretazioni spirituali della vita al di là dei confini della singola religione, divenendo figure universali.
Il testo è un flusso ritmico e armonico che articola un percorso individuale dal desiderio di bellezza alla realizzazione piena dell’esistenza.
La costruzione scenica si articola in una ricerca interdisciplinare tra teatro e danza traducendo i temi del testo in espressività coreografica e in una lingua poetica composta di parole e immagini capace di dialogare con l’intimità degli spettatori.
La natura profonda del racconto ha suscitato il mio interesse artistico sia per la corrispondenza al mio linguaggio scenico, dedito alla costruzione di un contatto empatico con gli spettatori e ad una trasversalità estetica che consente diversi livelli di lettura, sia per l’intento di dare vita ad uno spettacolo libero da mode e tendenze del contemporaneo che possa comunicare agli spettatori la luminosità dell’esistenza attraverso la creazione artistica.  Loredana Parrella

Tour 2017-2018
11 Giugno 2017 – Festival I Teatri del Sacro – Teatro V.Basso – Ascoli Piceno
22 Luglio 2017 – Lago Festival – Bracciano (Rm)
7 Ottobre 2017 – Le Vie del Festival – Teatro del Lido – Ostia (Rm)
30 Novembre 2017 – DanceProject Festival – Teatro Stabile Sloveno – Trieste
25 Gennaio 2018 – Rassegna Arti Inferiori – Arteven – MPX  - Padova
24 Febbraio 2018 – Teatro Fiorani – Canale Monterano (Rm)
2 Marzo 2018 – Teatro Filarmonico – Piove di Sacco (Pd)
18-19 Settembre 2018 – Teatro Vascello – Roma
17 Novembre 2018 – Find Festival – Cagliari


















21-22-23 settembre 2018  venerdì e sabato h 21 – domenica h 18   (danza)
DaCru Dance Company
concept e regia Marisa Ragazzo
coreografie Marisa Ragazzo e Omid Ighanì
danzatori Omid Ighanì, Samar Khorwash, Alessandro Marconcini, Serena Stefani, Claudia Taloni, Tiziano Vecchi
ricerca musicale Omid Ighanì, Marisa Ragazzo e Samar Khorwash
disegno luci Giuseppe Filipponio
organizzazione Alessandra Pagni
con il sostegno di Centro Danza Canal/Teatros del Canal Madrid e Compagnia Naturalis Labor  in collaborazione con Istituto Italiano di Cultura di Madrid
DaCru Dance Company mette in scena l’ultimo progetto “theKITCHENtheory”, una produzione dinamica e fortemente evocativa della nuova danza urbana: una commistione di generi e di stili, di sperimentazione e di contaminazione.
theKITCHENtheory.
Il primo luogo da raggiungere al mattino e l’ultimo da visitare prima di andare a dormire.
Una zona di transito vivace o solitaria ma sempre e comunque piena di odori, ricordi, sensazioni, attese e infiniti stati sospesi. Dura tutta la vita questa relazione densa e profumata fatta di rumori fluidi e familiari, di spazi imparati a memoria e su ogni cosa, potenti come sovrane, regnano le parole.
La stanza delle parole: escono dalla bocca come dervisci rotanti, capaci di schivare, sfiorando dolcemente o conficcarsi come lame. Restano lì sospese per anni, quasi diventano un’eredità, aleggiano in ogni pertugio e sovente sono le memorie delle famiglie. La cucina è l’area prescelta per affondare i denti e i sensi in preziosi nutrimenti ma soprattutto è lo spazio dove si parla.  Parole. Parole.
Un fiume in piena, ognuna diversa dall’altra, lunghe ed elastiche come alghe o rigide e appuntite, si impossessano della bocca per urlare l’incomprensione o la denuncia della solitudine o parlare dell’amore. Numerose come chicchi di riso, necessarie tutte per dire in mille modi la stessa cosa e troppo poche per riuscirci.
Al linguaggio tecnico dei danzatori, pulito ed estremamente virtuoso, si affianca una forza interpretativa e scenica, umana, comunicativa ed emozionante.
È un racconto teatrale. Le danze urbane difficilmente, per loro stessa natura, trovano una collocazione immediata sul palcoscenico: quest'opera, così come tutte le produzioni della compagnia, tende a sottolineare e a dimostrare quanto, oggi, il suo linguaggio sia in costante evoluzione fino al punto da diventare comprensibile, fruibile, drammaturgica, emozionante e onirica, e di fatto fortemente legata al teatro.


Informazioni

Orari spettacoli: dal lunedì al sabato ore 21 domenica ore 18
Sala Studio ore 21.30 domenica ore 18.30
Foyer letterario ore 18

Vascello dei Piccoli: sabato ore 17 e domenica ore 15
Marco Zoppi Bubbles replica martedì 2 gennaio 2019 ore 17 e dal 3 al 6 gennaio tutti i giorni alle ore 16 e alle ore 19

Giorni di chiusura del teatro:
24-25 dicembre 2018 1° gennaio 2019 e 19-20-21-22 aprile 2019

Orari biglietteria da settembre 2018 a maggio 2019:
lunedì h.10-17
(ad eccezione dei giorni in cui è prevista la rappresentazione fino alle ore 21.30)
Dal martedì al -sabato h.10-21.30
domenica h. 14-19

abbonamento Free Classic € 90,00: 10 spettacoli a scelta programmazione prosa, musica e danza 
abbonamento Love € 80,00: 4 spettacoli in coppia, a scelta programmazione prosa, musica e danza 
abbonamento Family € 40,00: programmazione Vascello dei Piccoli 5 ingressi cumulabili per adulti e bambini 
Card regalo (prepagata) a partire da € 48 programmazione prosa, musica, danza, sala studio, vascello dei piccoli

TEATRO VASCELLO
Via Giacinto Carini, 78 – 00152 Roma
Tel. 06.5881021/06.5898031
www.teatrovascello.it promozione@teatrovascello.it

Il Teatro Vascello si trova nello splendido quartiere di Monteverde vicino al Gianicolo sopra a Trastevere a Roma, con i suoi 350 posti, la platea a gradinata e il palcoscenico alla greca permette un'ottima visibilità da ogni postazione.
Il Teatro Vascello propone spettacoli di Prosa, Spettacoli per Bambini, Danza, Drammaturgia Contemporanea, Eventi, FestivaL, Rassegne, Concerti, Laboratori
Come raggiungerci con mezzi privati: Parcheggio per automobili lungo Via delle Mura Gianicolensi, a circa 100 metri dal Teatro. Parcheggi a pagamento vicini al Teatro Vascello: Via Giacinto Carini, 43, Roma; Via Francesco Saverio Sprovieri, 10, Roma tel 06 58122552; Via Maurizio Quadrio, 22, 00152 Roma, Via R. Giovagnoli, 20,00152 Roma Con mezzi pubblici: autobus 75 ferma davanti al teatro Vascello che si può prendere da stazione Termini, Colosseo, Piramide, oppure: 44, 710, 870, 871. Treno Metropolitano: da Ostiense fermata Stazione Quattro Venti a due passi dal Teatro Vascello

Struttura dotata di aria condizionata.

Teatro Vascello : accesso per i diversamente abili su via Massari, 3 previa segnalazione alla biglietteria (posti assegnati solo in prima fila).



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