Charlot è tornato.
Percorre i gradini della metro B di Roma con la sua inseparabile bombetta e il bastone e osserva col suo sguardo disincantato e curioso il mondo nuovo.
Percorre i gradini della metro B di Roma con la sua inseparabile bombetta e il bastone e osserva col suo sguardo disincantato e curioso il mondo nuovo.
Vincenzo Palazzo il suo interprete, attore, regista e innamorato del cinema, mi racconta le emozioni legate a Silent, l'opera di Virginia Bellizzi, che riceve il 13 agosto scorso all'Isola del Cinema di Roma sull'Isola Tiberina, il premio come miglior corto all'Escamontage Film Festival Itinerante, organizzato dall'omonima Associazione Culturale No Profit, fondata nel 2012 da Iolanda La Carrubba, Emiliano Scorzoni e Sarah Panatta.
Ecco l'intervista a Vincenzo che ci racconterà la sua singolare esperienza.
"Silent" è un corto senza sonoro in bianco e nero, il cui protagonista è Charlot proiettato nell'era dell'incomunicabilità dove il tweet, il post e la notifica sullo smartphone, sostituiscono le parole.
La sua autrice Virginia Bellizzi ha scelto te per interpretare il ruolo del noto personaggio del cinema muto che ha reso famoso Charlie Chaplin. Raccontaci il tuo lavoro di preparazione anche mimico per trasformarti in Charlot?
Virginia Bellizzi ha scelto me. E' accaduto dopo avermi visto in un mio spettacolo teatrale. Mi ha contattato dicendo che aveva un'idea per un corto e aveva pensato a me per il personaggio.
Qual è stata la tua reazione?
Inizialmente non me la sentivo, la paura era quella di cadere nella caricatura o macchietta, invece poi abbiamo pensato bene di dargli una sua personalità non imitando Charlot ma dandogli una sua vita, prendendo spunto ma senza esagerare.
Ho studiato il personaggio seguendo le indicazioni ricevute dalla regista.
Durante le prove si pulivano le forzature, accentuando qualche espressione.
Abbiamo lavorato molto sulla camminata e sugli sguardi.
Mi sono trovato molto bene a lavorare con Virginia la quale mi ha dato molto spazio per il personaggio e le gag, cosa fondamentale per un attore. Lei ha saputo capire e carpire quelle sfumature che avrei potuto dare al corto.
Il tuo Charlot sceglie di aggiornarsi per trovare la donna amata su facebook. E' curioso eppure affascinante immaginare Chaplin in una pellicola dove descrive l'amore ai tempi del web.
Una trovata geniale quella di far tornare in vita Charlot ai tempi nostri. Un corto che vince un premio importante come quello appena ricevuto, quali strade può aprire a un attore, regista, anche laureato (diciamolo) in storia del cinema come te?
E' stata una bella sfida per me, anche perché Chaplin è uno dei miei miti. I premi, riconoscimenti, menzioni, ecc. per me sono tutti importanti, in qualche modo sottolineano il lavoro svolto, l'impegno, il sacrificio, la passione e anche se non so le strade che potrebbe aprire il Festival, è una vetrina per chi fa il nostro mestiere.
Potrebbero arrivare altre proposte interessanti.
Non hai mai fatto corsi di mimo? Vedendo questo corto sembrerebbe di sì
No, non ho mai fatto un corso di mimo, ho studiato recitazione tanti anni fa.
Grazie Vincenzo, è stato emozionante e commovente ammirarti nei panni del tenero e nostalgico
Charlot !
Lunga vita al cinema, agli appassionati e alle persone di talento
di Tania Croce
(in foto Vincenzo Palazzo nei panni di Charlot)
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RispondiEliminaTi ringrazio!
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