Nella misera Brooklyn, dimora esclusiva d’ immigrati e portuali, è ambientata la storia di Eddie Carbone e della sua famiglia di origini siciliane, che tenta in terra straniera di lavorare, cosa negata in Italia e di condurre un’esistenza dignitosa e poi morire, come narra la voce dell’avvocato ai margini della scena, evocando il coro della tragedia greca del V secolo a. C.
Uno sguardo dal ponte è una fotografia cruda e drammatica della New York anni ’50 in cui il ponte è quello che collega la lussuosa, vivida e ricca Manhattan alla grigia Brooklyn dove Eddie e Beatrice vivono con l’esuberante nipotina Caterina, ormai divenuta una donna in età da marito.
Caterina è devota al suo patrigno, una figura imponente e solida, dal volto magnetico e dallo sguardo impenetrabile.
I suoi occhi si accendono solo nel momento in cui li rivolge a sua nipote e a questo la moglie innamorata, è rassegnata e più che la sua compagna di vita, è una donna di casa operosa e silenziosamente addolorata.
Nell’abisso insondabile del suo animo, Eddie nutre un’insana passione per Caterina, la quale perde la testa per Marco, uno dei due cugini clandestini che la famiglia Carbone ospita per un periodo di tempo nella casa americana.
Il taciturno scaricatore di porto, si trasforma in un leone ferito e disarmato, che dopo aver chiesto invano aiuto all’avvocato, tenta di liberarsi dal male che sta inquinando la sua esistenza, denunciando all’ufficio emigrazione, la presenza di due clandestini in casa sua.
Quell’atto, genera odio che conduce alla tragica fine del protagonista, magistralmente interpretato da Sebastiano Somma, il quale riesce a trasformare, con l’aiuto del regista Enrico Lamanna, la storia di Eddie in una fiction teatrale.
Dopo la premiata performance di Raf Vallone nel ’59 e quelle di Gastone Moschin nell’83 e di Michele Placido nel ’95, la prova di Somma è straordinaria ma tutto il cast è all’altezza del ruolo che interpreta, da Sara Ricci a Cecilia Guzzardi, Edoardo Coen, Andrea Galatà, Antonio Tallura, Roberto Negri e Matteo Mauriello.
Bellissime le musiche di Pino Donaggio, che impreziosiscono lo spettacolo prodotto da Rosario Imparato e messo in scena da Enrico Maria Lamanna, tratto dal testo di Arthur Miller, tradotto da Masolino D’Amico con le scene di Massimiliano Nocente i costumi di Ilaria Carannante e il disegno luci di Stefano Pirandello.
Uno sguardo dal ponte, ha debuttato il 19 al Teatro Tor Bella Monaca di Roma e sarà in scena fino al 21 gennaio 2018
il finale
Spettacolo fortunato...con i grandi interpreti che lo hanno preceduto da Vallone a Placido, Somma un'altro grande del teatro italiano ha veramente fatto un poker d'assi ,questo spettacolo che incarna dolori e amori dei nostri emigranti in America negli anni 50...spero di vederlo nella mio a stagione teatrale!!
RispondiEliminaProssima...pardon!
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