Chiusa dentro una
gabbia, Serra Yilmaz, accompagnata dalla musica di Stefano Cocco Cantini,
racconta la vita e i sogni di Griselidis Real, una prostituta svizzera che,
oltre a svolgere questo lavoro con dedizione e umanità verso l’uomo di turno,
ha scritto sperato e lottato per un mondo migliore, in cui anche le prostitute devono conquistare la dignità di esistere.
La narrazione è
autentica, senza filtri, pura come l’anima della protagonista che riluce di
verità e umanità nonostante l’oblio in cui è lasciato chi svolge una
professione simile. Gli uomini
che la cercavano per vizio, noia, solitudine, capriccio, depravazione, lei li
adagiava su teli bianchi di spugna, li lavava, carezzando loro persino la
schiena.
Operai, anziani giunti
al termine della loro esistenza, persino un nano gobbo riesce a contenere la
gabbia nella quale la prostituta è chiusa per ripercorrere un’esistenza che non tornerà più.
Una vita può
servire a illuminare il buio delle coscienze bigotte per cui una prostituta è solo un oggetto, un corpo da sporcare.
Griselidis è amore puro
verso la vita e gli uomini stessi, vittime di se stessi e di un mondo
senz’anima, senza dignità.
Sul finale giunge il ricordo salvifico di sua madre, severa educatrice e dal sorriso indimenticabile.
Lo spettacolo di Coraly
Zahonero dall’opera di Griselidis Real, che ci ha lasciato nel 2005, dopo il
successo riscosso in Francia è stato tradotto oltre che interpretato da Serra
Yilmaz e Alberto Bassetti e diretto da Juan Diego Puerta Lopez e la prima
romana al Parioli è stata un vero successo.
Dopo le due repliche romane al teatro Parioli, lo
spettacolo sarà in scena al Rifredi di Firenze dal 25
al 27 gennaio 2018, al Teatro Tor Bella Monaca di Roma dal 16 al 18 febbraio 2018 e al Teatro
della Cooperativa di Milano dal 20 al 25 marzo 2018.
di Tania Croce
Nessun commento:
Posta un commento