Esistono diverse forme d'amore, quello platonico oppure quello passionale, quello tra individui di diverso sesso o dello stesso. Poi c'è l'amore per gli animali e per la natura. Oggi vi racconto la mia storia d'amore con la scrittura e con il blog.
Diciamo che è stata come un'infatuazione, un vero e proprio colpo di fulmine quello di trascrivere su carta le mie sensazioni, descrivendo il mio mondo interiore e quello esterno. Mi esaltavo, coccolandomi tra le mie amate parole. Iniziai gli studi umanistici che ancora sono il mio pane quotidiano e tra classici e testi filosofici, romanzieri, saggisti, storici e pensatori del passato, esami di psicologia e pedagogia, la mia mente e il mio cuore, si sono nutriti di bellezza.
Diciamo che è stata come un'infatuazione, un vero e proprio colpo di fulmine quello di trascrivere su carta le mie sensazioni, descrivendo il mio mondo interiore e quello esterno. Mi esaltavo, coccolandomi tra le mie amate parole. Iniziai gli studi umanistici che ancora sono il mio pane quotidiano e tra classici e testi filosofici, romanzieri, saggisti, storici e pensatori del passato, esami di psicologia e pedagogia, la mia mente e il mio cuore, si sono nutriti di bellezza.
Così la ricerca della bellezza, è stata il leit-motiv della mia esistenza. Il blog mi ha sedotto fino a diventare parte di me. Il primo blogamore è stato per Dio attraente, che prende il nome da una mia poesia. M'iscrissi su Tiscali e gli amici e le condivisioni furono piacevolissime. M'inoltrai negli abissi del mio dolore per scrivere il mio libro biografico, sfumando le tinte cupe con ironia, per non fare troppo male al lettore e a me stessa e decisi di ambientare Un record... d'amore dentro il blog che un lettore virtuale scopre per caso in rete, scegliendo di raccontare la storia di Elena Kant, la mia storia di sopravvissuta al coma, di donna fragile, innamorata dei tramonti e degli amori impossibili ma non di se stessa.
L'amore per la scrittura è immenso quanto quello per il teatro e non trovando il posto giusto nei giornali dove fino a quel momento collaboravo, scelsi un blog per contenerlo: Pennadoro, come il soprannome che Wiki, una lettrice, mi lascia tra i commenti di Un record... d'amore, sì perché non vi ho ancora detto che il mio libro biografico, oltre a essere ambientato in un blog, ha post anziché capitoli e alla fine di ogni post... i commenti dei lettori.
Gli amori e i blogamori, durano per sempre.
Oggi ho ricevuto gli auguri da mia zia, anzi gli auguri sono per Pennadoro, Il Giornale di Teatro.
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