Eliseo
InMovimento
19 - 24 settembre 2017
Misantropo
ovvero liberi
esperimenti dell’arte del vivere sociale
di Molière
Foto di Manuela Giusto
con
Lucrezia Lante della Rovere Celimene
Arcangelo Iannace Alceste
Francesco Zecca Filinte
Vincenzo De Michele Oronte
Silvia Salvatori Arsinoè
Miriam Galanti Eliante
Matteo Quinzi Acaste
Gilles Rocca Clitandro
musiche
e DJ set Antonello Aprea
scenografia Francesco Ghisu
costumi Cristian Spadoni
light designer Giuseppe Filipponio
scenografia Francesco Ghisu
costumi Cristian Spadoni
light designer Giuseppe Filipponio
L’abito di Lucrezia Lante della Rovere è stato
realizzato da Liborio Capizzi di Liborio
Special thanks a Q. Connections
I
versi recitati da Oronte e Celimene sono del Poeta
Norberto Fratta Pumpuli
Norberto Fratta Pumpuli
Traduzione, adattamento e regia Francesco
Frangipane
Produzione Argot Produzioni - Teatro Eliseo
La commedia seicentesca trasposta in una pantomima contemporanea
sottile dove il Pubblico è protagonista
La
nuova stagione dell’Eliseo inizia con Eliseo
InMovimento, una proposta alternativa, un percorso dedicato alla
contemporaneità che prende corpo negli spazi inusuali, nei luoghi non deputati.
Una programmazione dentro la programmazione, con un’attenzione particolare alle
nuove forme espressive, ai nuovi linguaggi spaziando dalla musica all’arte alla
poesia alla danza con l’obiettivo di intercettare i cambiamenti del nostro
tempo e promuovere connessioni inedite.
Dal
19 settembre il foyer di platea (bar del teatro) ospita Misantropo, ovvero liberi esperimenti
dell’arte del vivere sociale di Molière per
la traduzione, adattamento e regia di Francesco Frangipane. Protagonista Lucrezia Lante della
Rovere.
Non
siamo alla corte di Francia del Seicento ma al vernissage dell’artista
poliedrico Oronte. Fra risate, perfidie, pettegolezzi impastati di spritz e
l’ennesimo ballo selezionato dal dj in sala, si susseguono le false promesse
d’amore dell’affascinante Celimene all’innamorato Alceste, parole che dicono il
contrario di quello che intendono, adulazioni di convenienza. E come quelle
opere esposte nella scenografa, sotto la cui aura concettuale si nasconde il
nulla, così sembra succedere anche ai personaggi, che svelano l’impietosa
superficialità di una vita costruita sull’apparenza.
Il
tutto con il Pubblico, spettatore muto situato al centro di una scena di vita
in cui può solo osservare – osservandosi – questa fauna di uomini e donne che
con fare snob e borghese si studiano, analizzano e recitano tra di loro la
parte più congeniale che possa sopravvivere e trionfare in società.
Il Misantropo è ancora
oggi uno straordinario ritratto della società contemporanea – dice il regista - un palcoscenico vivente in cui tutti i
personaggi esibiscono i propri esperimenti riusciti, trucchi smascherati e
acrobazie maldestre proprie dell’arte del vivere sociale. Una meravigliosa occasione
per raccontare la società in cui viviamo e per mettere in mostra vizi e virtù
dell’uomo attraverso le mille pieghe dell’animo umano.
Estratti
di rassegna stampa
“Il Misantropo che non
ti aspetti e che ti arriva addosso in tutta la sua prorompente modernità. I
grandi classici, si sa, hanno in sé il dono di attraversare il tempo e lo
spazio e anche di resistere alle manipolazioni più azzardate mantenendo intatto
quel nocciolo duro che li rende immortali. Vero però è che c’è modo e modo di
attualizzare. E qui sta la bella sorpresa dell’operazione realizzata da
Francesco Frangipane, capace con intelligenza e rigore di far risplendere le
parole di Molière calandole senza forzature ed esasperazioni in un oggi dove
l’ipocrisia della buona società trova il suo habitat naturale in un eterno
party, di cui noi spettatori, sparpagliati a sedere per tutta la sala, siamo
muti testimoni a condividere lo spazio in cui agiscono gli attori [...] Ottima
la prova di tutta la compagnia, guidata con mano ferma, ma non invasiva, verso
un minimalismo non di maniera e di grande efficacia. Perfetto anche il ritmo,
serrato e avvincente, che conduce la storia verso un finale amarissimo, dove
ciascuno riceve la sua dose di cattiverie o di verità, in un crescendo che
culmina con la lettura a microfono della lettera in cui Celimene sparge veleno
su tutto e tutti. Rimarrà a ballare da sola, al ritmo di una musica sempre più
violenta. Poi il buio.”
Claudia Cannella – Hystrio
“Il pubblico è uno dei
protagonisti perché fa parte di quell’umanità da cui Alceste (Arcangelo Iannace)
vorrebbe prendere le distanze, è seduto e circondato dagli attori che si
muovono in uno spazio molto simile a quei locali in cui si consumano aperitivi
tra arredamento bianco, oggetti che pretendono di essere arte contemporanea e
musica elettronica. In scena questi elementi sono tutti presenti e tra un
bicchiere di spritz e l’altro prende vita il circo d’umanità vanitosa ed
arrivista che Molière aveva individuato nella nobiltà francese del suo tempo e
che Frangipane trasporta nella scena teatrale contemporanea. [...]
Tutto succede sotto lo
sguardo di un dj (Antonello Aprea che cura anche le musiche) e di un’installazione
vivente verso cui viene spontaneo rivolgersi in alcuni momenti per vedere se la
placidità viene scossa. Ad un tratto però ci si rende conto che gli sguardi in
cui cercare una reazione sono quelli dei nostri simili, del pubblico che sta
seduto tra gli attori ed è perfettamente consapevole che il mondo degli addetti
ai lavori - di qualsiasi lavoro si tratti - funziona così.”
Erika Favaro - Che tempo che fa Repubblica
“Il Misantropo non è
mai stato così sincero e trasparente, Frangipane svela l’ipocisia senza trucchi
o orpelli utilizzando un linguaggio informale e pungente. L’azione si snoda
senza intralci, fluendo come la recitazione naturalistica degli attori che, se
a volte si allontana dall'intelligibilità, restituisce però la verità dell'emozione.
Una sorpresa per chi non conosce il lavoro di questo giovane regista e autore e
una conferma di padronanza del mestiere per chi ne segue il percorso.”
Lucia Medri – Teatro&Critica
Durata: 65 minuti
Foyer Teatro Eliseo
Dal 19 al 24 settembre
2017
Orario ingresso spettacolo h. 21.30
Biglietteria tel. 06.83510216
Giorni e
orari:
lunedì
ore 13 - 19, da martedì a sabato ore 10.00 – 19.00, domenica ore 10 - 17
Via
Nazionale 183 – 00184 Roma
Call
center Vivaticket: 892234
Prezzi € 15 (con consumazione
inclusa)
UFFICIO STAMPA TEATRO
ELISEO
Maria
Letizia Maffei
Antonella
Mucciaccio
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