La
fata assente
È
la pena più grande non conoscerne il motivo, senz'amore e senz'odio, il mio
cuore ha tanta pena!” (Paul Verlaine)
Sinossi
Assenzio, l’aperitif amato
dai poeti maledetti, mi ha sedotto e dopo aver letto il capitolo del libro di Corrado
Augias “I segreti di Parigi” dedicato alla bevanda, sono rimasta letteralmente
incantata dalla fata verde; Così ho assaggiato l’assenzio prodotto in Italia ma
non ero soddisfatta, volevo saperne di più. Ho cercato su internet un libro
didascalico e ho trovato quello dello storico dell’arte Benoît Noel e nella
traduzione italiana s’intitola “L’assenzio. Un mito sempre verde” ma neanche il
libro ha dissetato la mia sete… Così ho intrapreso studi e compiuto viaggi
nella località dove si trovano le distillerie in cui è prodotto il noto
aperitivo, durante il week-end dell’assenzio nella prima settimana di ottobre,
per cogliere il senso profondo dei riti propiziatori che hanno stregato e
ucciso migliaia di persone e artisti come Verlaine nei primi del ‘900 e per
analizzare una piaga sociale che è tutt’oggi viva in Francia come in Italia:
l’alcolismo. Non c’è bisogno di essere artisti affermati e ricchi per finire
nel tunnel di una qualsiasi dipendenza e a volte, è proprio la disperazione a
trascinare l’uomo, in una strada buia e spesso senza uscita, proprio come
accade ai protagonisti della mia storia, scritta sulla scia della fata verde.
La visita a Pontarlier[1],
la cittadina francese nei monti del Giura, nota per essere stata la capitale
mondiale dell’assenzio, sarà illuminante per Julien, il bel quarantenne
dall’accento veneziano e dissoluto, ispirato e senza un soldo che scrive piecès
teatrali per l’amico Ciccio, è innamorato della bella Maia, l’amica del cuore
di Viola da cui aspetta un figlio. L’ossessivo desiderio di scoprire le sue
origini in terra francese, lo condurrà dove il nonno possedeva una distilleria
che aveva dato lavoro a tante persone.
La dipendenza e l’oblio
nell’ora verde, quella in cui il gruppo di amici s’incontrano nella casa romana
di Viola per consumare l’absinthium, trascinerà nel baratro i personaggi della Fata
Assente trasportati “dalla
deliziosa confusione mentale indotta dall’atroce strega come la definì Verlaine
nelle sue “Confessions” e la testa, diventa più pesante del resto del corpo, si
rischia di perdere totalmente l’equilibrio al terzo bicchiere e di svenire”.
[1] Pontarlier è un comune francese di 19.050 abitanti sottoprefettura del dipartimento del Doubs nella regione
della Franca Contea.
Pontalier ebbe
una certa rilevanza internazionale quale principale centro di produzione dell'assenzio prima che ne fosse vietata la vendita nel 1915. A causa di ciò
le distillerie cittadine avviarono la produzione di Pastis, per poi
ritornare a distillare assenzio, quando i divieti legati al liquore si
attenuarono.
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