Festival dei Festival
Festival Internazionale del Teatro Romano
13 luglio –
8 agosto 2017
Direttore artistico Andrea Mancini
OMAGGIO A VITTORIO GASSMAN
E’
dedicata a Vittorio Gassman la
quindicesima edizione del Festival Internazionale
del Teatro Romano. Andrea Mancini nuovo direttore artistico
intende così ricordare il grande attore che
una trentina di anni fa ideò il festival
Volterrateatro, per la città di
Volterra.
Il
13 luglio alle 18, in piazza dei Priori, sarà inaugurato il Monumento Effimero, non una struttura, ma una grande immagine che
proviene da Opera dello straccione di
John Gay, prima interpretazione da protagonista di Gassman con la regia di Vito
Pandolfi e le scene di Toti Scialoja, andato in scena al Teatro argentina di
Roma nel 1943 e subito bloccato dalla censura fascista che non sopportò le
critiche al regime. “Così in piazza dei Priori - dice Andrea Mancini -
quest'anno costruiremo un monumento effimero, effimero come il teatro. Un
monumento a Vittorio Gassman, a partire da un elemento scenico che rappresenta
il giovanissimo attore accanto ad una grande forca. Un monumento di passaggio
come è il festival del Teatro Romano, che il 13 luglio, aprirà al pubblico le sue porte e le sue pietre, tagliate quasi duemila anni fa”.
Lo spettacolo di apertura al Teatro Romano giovedì 13 luglio alle 21,30, coprodotto con Teatri
di Pietra, partner del festival, sarà Caligola
Homme
absurde e Homme Révolté, da Svetonio
e Camus, regia e coreografia di Aurelio
Gatti, musica
originale di Lucrezio de Seta, interpreti: Carlotta
Bruni, Luna Marongiu, Rosa Merlino, Elisabetta Ventura, Vittoria Faro, Cinzia
Maccagnani, Sebastiano Tringali. La messinscena in forma di danza-teatro è scabra.
E’affidata a sei donne e ad un uomo, attribuendo alle prime la dinamica, la
passione, la necessità di cambiamento, la determinazione e al secondo la
staticità della forma. La musica integra
il visivo e rappresenta la folla, il senato e la luna.
Al
Teatro Persio Flacco 14 luglio ore 21,30,
prima
internazionale, Dances Lindsay
Kemp, con Daniela Maccari, Ivan Ristallo,
James Vanzo, Alessandro Paci, è il ritorno di un grande artista che resta giovanissimo in scena, in mezzo ai suoi
ballerini. Lo spettacolo offre quattro magnifici
e contrastanti personaggi per il trasformismo di Kemp: un’onirica
identificazione melodrammatica con Violetta e Callas in Ricordi di una Traviata; un’allegoria profondamente semplice nel Il Fiore; un viaggio dentro la pazzia
mistica del leggendario ballerino de Les Ballets Russes, Nijinsky e infine L’Angelo,
anima che trascende ogni identità per diventare simbolo dell’essenza umana,
della rinascita e della speranza. Completano lo spettacolo: Mi Vida, creato dal grande coreografo
Belga Luc Bouy e La Femme en Rouge di
Kemp, entrambi per Daniela Maccari, coreografa collaboratrice e musa ballerina di Kemp con l’attore ballerino
Ivan
Ristallo.
Teatro Romano, domenica 16 luglio ore 21,30, Teatri di Pietra, Edipo di Sofocle, adattamento e regia di Cinzia Maccagnano, con Dario Garofalo, Cinzia
Maccagnano, Luna Marongiu, Cristina Putignano, Raffaele Gangale.
“Quella di Edipo – scrive la regista – è una
ribellione che avviene in se stesso: è lui che evoca la ragione e poi
l’istinto, creando dialoghi serrati che diventano sempre più interrogatori, con
Creonte e con Tiresia, quasi fossero voci interiori che lo tormentano e lo
inducono a scavare nel conscio e nell’inconscio affinché la verità si palesi
accecante come la luce”.
Teatro Romano, giovedì 20
luglio ore 21,30, Romeo and Juliet,
Dance Company, coreografie Alberto
Canestro, il lavoro è legato
alla classicità dall’esempio di grandi maestri, esperienza che Canestro e la Agostini dimostrano di aver
ben presente. In particolare il movimento dei danzatori corrisponde ad alcune
sequenze della tradizione, letta e rivista con sensibilità contemporanea. I due
protagonisti, Elena Dioguardi e Leandro Salvischiani, Giulietta e Romeo,
costruiscono un’azione di apertura verso il pubblico, verso gli altri
danzatori. Allargano cioè, il loro gesto all’esterno, ma riportandolo subito
dopo verso se stessi, a ferire, a colpire il loro proprio corpo. Giovani che si
aprono al mondo, ma che ne vengono subito offesi.
Museo Etrusco Guarnacci venerdì 21
luglio ore 18, Pilade Cantini presenta
il libro Attacco all’Arte la bellezza negata di Simona Maggiorelli, ed. L’asino d’oro
2017. Il libro è un viaggio attraverso epoche fra loro lontane in difesa del
linguaggio silenzioso e universale delle immagini. Con l’antichista Ronchey, lo
scopritore di Ebla Matthiae e il poeta siriano Adonis, l’autrice indaga
l’iconoclastia cristiana e le devastazioni dell’Isis, individuando nella
‘diffidenza’ verso le immagini un tratto comune ai tre monoteismi. Non usano
picconi come i wahhabiti, ma svendono il patrimonio storico-artistico e lo
lasciano andare in malora: accade in Italia, dove il sistema di tutela negli
ultimi quarant’anni è stato attaccato da politiche iperliberiste.
Palazzo Minucci Solaini sabato 22
luglio ore 18, da Le libere donne di Magliano di Mario
Tobino, Monologhi al femminile-Libere
donne, regia Andrea Buscemi con Livia
Castellana, musiche originali Nicolò
Buscemi, assistente Martina Benedetti. “Ne Le libere
Donne di Magliano, scrive il regista, Tobino è maestro nel tradurre i fremiti
della sofferenza fisica e psicologica e
il suo messaggio si imprime nel ricordo, turbando il sonno a distanza di anni.
Forse l’arte è simpliciter questo: sapienza nella descrizione del dolore.
Tobino si spinge in avanguardia ancora più in là, quasi scommettendo nientemeno
che sulla cognizione del medesimo”.
Teatro Romano, sabato 22
luglio ore 21,30, Monologhi al
femminile – La signorina Else di Arthur
Schnitzler, uno spettacolo di Andrea
Buscemi con Martina Benedetti. Si tratta di una critica impietosa verso la
società, in cui la famiglia borghese pur di salvaguardare il proprio status
sacrifica la giovane figlia, Else. Schnitzler esprime un giudizio negativo
verso la società viennese dei primi del
Novecento, poco sensibile alle motivazioni che determinano atteggiamenti
estremi e che dovrebbero essere il vero scandalo, mentre si scandalizza
soltanto delle apparenze.
Teatro Romano domenica 23 luglio ore
21,30, Agamennone di Fabrizio Sinisi, da Eschilo, con Paolo Graziosi, Elena Ghiaurov, Alessandra Falluchi,
Elisabetta Arosio, regia
Alessandro Machìa. Ambientato in un
paese abbattuto e confuso, logorato dalla crisi e dalla fame, ormai al di là
della politica, in un tempo che è livida trasfigurazione dell’oggi, a ridosso
di una guerra dove tutto si è perso e nulla si è guadagnato, Agamennone è una riscrittura
contemporanea del classico greco in cui il tragico viene riattuato e scatenato
nei suoi elementi essenziali: amore e rabbia, erotismo e cupezza, tristezza e
furore.
Museo Etrusco Guarnacci lunedì 31 luglio
ore 21,30, Teatri di Pietra, Elena simulacro e impostura, autore e regista Aurelio Gatti, con Gabriella Cassarino, Raffaele Gangale,
Carlo Greca, Luna Marongiu. I
molteplici volti di Elena attraverso le voci delle fonti antiche e le parole di
chi l'ha accusata e difesa, in un avvicendamento di toni e figure contrastanti
la figura di Elena si svela mostrando i molti volti della sua seduzione‚ la sua
multiforme bellezza. Una‚ due‚ tre‚ molte Elene‚ colpevoli o vittime‚ innocenti
o infami per colpa o per destino.
Teatro Romano martedì 1 agosto ore 21,30, Pan…crazio,
la libertà di avere paura di Alma
Daddario, movimenti coreografici Carlotta Bruni,musiche originali Davi Dainelli eseguite dal vivo da Angela Zapolla al violino, regia e interpretazione di Simone Migliorini. Lo spettacolo è una
proposta originale: una sorta di riscrittura contemporanea del mito di Pan, il
semidio metà capra metà uomo, abbandonato dalla madre per la sua spaventosa
bruttezza, inventore del flauto. Pancrazio cresce con un’inevitabile e
insaziabile fame d’affetto che cerca soprattutto nelle donne. Maldestri
tentativi di seduzione ai limiti della violenza, situazioni paradossali e anche
comiche, si alternano ad alterchi con il genitore, a farneticazioni oniriche
con figure femminili portanti, in quello che ci è apparso un vero e proprio
viaggio nell’inconscio attraverso dubbi e paure che in fondo appartengono a
tutti noi.
Teatro Romano giovedì 3 agosto ore 21,30 Il sogno di August Strindbergh, progetto artistico di e con Mila Moretti. Da anni TeatrO2 lavora al tema del sogno, lasciandosi
condurre da un Baedeker d’eccezione, Il Sogno di August Strindberg,
che
è, essenzialmente, la rappresentazione di una lacerante crisi interiore,
generale e personale, in cui trova eco il dolore dell’autore per la fine del
suo matrimonio con Harriett Bosse. Il Sogno è per noi un nobile pretesto per
parlare con la lingua del teatro, di tutte le sostanze dolorose del vivere , in
tutte le sue molteplici sfaccettature, dove l'essere in presenza di pubblico
corrobora il desiderio di aprire all'improvviso quella scatola cinese in cui le
storie e i personaggi si animano, dando vita allo spettacolo dei sogni che
accomunano, pur essendo sempre diversi, donne e uomini, senza censure.
Teatro Romano domenica 6
agosto ore 20, Cerimonia consegna
dei Premi Ombra Della Sera a Giuseppe Pambieri, Micha Van Hoecke, Luca
Signorini, Nicasio Anzelmo, Renato Giordano, Fabio Armiliato, assegnati
dalla Giuria presieduta dal prof. Giovanni Antonucci, e composta da Vito
Bruschini, Rainero Schembri, Maria Letizia Compatangelo, Elena d'Elia, Edoardo
Siravo, Mariano Rigillo, Anna Teresa Rossini, Alma Daddario, Lia Gay, Maura
Catalan, Natalia di Bartolo.
Teatro Romano lunedì 7 agosto ore 21,30, Dalì vs
Picasso di Fernando Arrabal, produzione Atto Due e Festival di Teatro
Romano di Volterra, regia Manola Nifosì e Sergio Aguirre. Parigi 1937. Dalì e Picasso si confrontano in un
dialogo teso e devastante sulle loro due opere emblematiche: Costruzione molle
con fagioli bolliti e Guernica. Scontro fra Titani. Scontro tra generazioni.
Scontro fra padre e figlio.
Teatro Romano martedì 8 agosto ore 21,30, Patrizia Ciofi – La sposa e i suoi carnefici musiche
di Bellini, Gounoud, Donizetti, Verdi, regia di Patrizia Ciofi e Simone Migliorini. Un concerto esclusivo tra Lirica e Prosa di Natalia
di Bartolo con Patrizia Ciofi e Simone Migliorini, in scena Giulietta-Juliette,
Lucia di Lammermoor e Desdemona, tre grandi eroine della letteratura, della
prosa e della lirica: tre spose e i loro rispettivi "carnefici".
Vincenzo Bellini, Charles Gounod, Gaetano Donizetti e Giuseppe Verdi per
l'incantevole voce di uno dei soprani più celebri al mondo, William Shakespeare
e Sir Walter Scott per un interprete di prosa d'eccezione. Duetti giocati tra
canto lirico e recitazione: un esperimento mai tentato! Imperdibile.
Il Festival dei Festival è sostenuto
dalla Fondazione Cassa di
Risparmio di Volterra
COMUNE DI VOLTERRA SOPRINTENDENZA AI BENI ARCHEOLOGICI
DELLA TOSCANA
CON ASSOCIAZIONE CULTURALE GRUPPO PROGETTO CITTA' -
ASSOCIAZIONE VOLTERRA JAZZ - ASSOCIAZIONE PRO POMARANCE - FILARMONICA GIACOMO
PUCCINI
GRAZIE A
SOCIETA' CHIMICA LARDERELLO, CASSA
RISPARMIOVOLTERRA SPA UNICOOP FIRENZE, ALTAIR CHIMICA E KNAUFF SPA
Informazioni e prenotazioni:
Pro Volterra 058886150
Consorzio Turistico 058887257
Ufficio
Stampa
Alma
Daddario & Nicoletta Chiorri
347
2101290 – 338 4030991
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