MDA/Estreusa
KLYTAEMNESTRA at INFERI
Di Alma Daddario
in collaborazione con Stefano Bandini
(autore delle musiche originali)
Con Àlida Mancini (interpretazione e regia)
e Antonietta De Lorenzo
5 Luglio 2017
18,30 visita alla Villa
19,00 spettacolo
Villa di Livia
Via di Villa Di Livia ,
Capolinea ATAC e fermata stazione
RomaNord Prima Porta/Roma
“Il mito è qualcosa che non è mai accaduto, ma che
in realtà accade sempre”. (A. D.)
La nostra
interpretazione del mito di Clitennestra, per le tematiche trattate, è quanto
mai attuale. Tanti secoli sono trascorsi e nei nostri Paesi molto, almeno in
apparenza, è cambiato, ma nei momenti di crisi sociale,di guerra, di
annichilimento dei valori, sono sempre le donne le prime a farne le spese. E la
cultura della sopraffazione si maschera e declina in modi diversi nelle varie
società, diventando mobbing, disparità nei diritti, violenza psicologica,
stupro, femminicidio.
Clitennestra
figlia di Tindaro e Leda, sorella di Elena, Castore e Polluce, sposa del re
Pisa, sconfitto in battaglia e ucciso da Agamennone che ne fa uccidere anche il
piccolo erede, viene rapita e in seguito impalmata dal re di Micene. A lui darà
dei figli: Oreste, Elettra, Ifigenia, quest’ultima sarà sacrificata dal padre per
propiziarsi gli dei alla vigilia della partenza per Troia. Questa è la vicenda
di Clitennestra (Klytaemnestra) , una donna , una principessa , moglie e madre
di un figlio assassinato, resa vedova e
fatta schiava da quello che sarebbe diventato suo marito e padrone e al
contempo oggetto del suo odio e desiderio di vendetta.
Clitennestra
è un personaggio controverso e atipico per la sua epoca
La vicenda
nei secoli si è prestata a letture diverse secondo i periodi storici o influenzata
dal credo dei diversi autori. Così Clitennestra di volta in volta ci viene
presentata come una traditrice, antesignana della regina Gertrude
shakeaspeariana, donna lussuriosa e assetata di potere, vittima di un destino
predeterminato dagli dèi, o in tempi più recenti, vittima del fatto di essere
semplicemente una donna che avrebbe voluto essere padrona del proprio destino,
e per questo ribelle sino all’assassinio di un re ambizioso oltre misura,
violento e “padre-padrone”. In questa nostra lettura Clitennestra presenta
tutti questi aspetti: è abitata da migliaia di donne, come afferma lei stessa.
Sono le donne che attraverso lei, la sua determinazione e le sue azioni,
finalmente hanno voce. Donne tradite, abusate, merce di scambio per motivi
politici, prede di guerra, vittime di stupri di massa o delitti d’onore
consumati in famiglia, mai riconosciute come soggetti sia nel privato che nella
vita sociale. “Questa società
ingiusta, dominata da una congrega di uomini” denuncia la regina
nell’Ifigenìa in Aulide di Euripide, autore quanto mai attento e lungimirante
rispetto alla sensibilità e al ruolo delle donne. Qui la regina, disperata e
affranta dalla sorte che toccherà alla figlia, nutrirà quella sete di vendetta,
in realtà solo sopita dopo il matrimonio forzato con l’Atrìde, che la terrà in
vita sino al ritorno di Agamennone. Nelle tragedie di Eschilo del ciclo
dell’Orestea, è quasi un giocattolo in mano agli uomini e agli dèi che ne
determinano il destino sin dalla nascita. Qui il matricidio da parte dell’erede
maschio viene perdonato e giustificato per intercessione e grazia degli dèi.
Alla fine gli
Inferi per Clitennestra sono un luogo di pacificazione, di passioni sopite, di
lucidità e persino di eternizzazione attraverso la memoria e il racconto
condiviso della storia. In questo senso non rappresentano la morte nel
significato di fine della vita: è nella
vita che si muoiono mille morti.
Ministero
dei Beni delle Attività Culturali e del Turismo
Soprintendenza
per i Beni Archeologici dell’Etruria Meridionale
Soprintendenza
Speciale Archeologica , Belle Arti e Paesaggio
di Roma
Regione
Lazio – Assessorato alla Cultura
Ente Regionale Parco di Veio
Comune
di Roma - XV Municipio
Cittàdi
Sutri
TEATRI
DI PIETRA LAZIO 2017
Ideazione
e Realizzazione
Pentagono
Produzioni Associate e Circuito Danza Lazio
nell’ambito
della Rete Teatrale dei Teatri di Pietra
Ingresso
8 euro
Ridotto
5 euro: convenzionati / associazioni / studenti
Info
& Prenotazioni:
teatridipietra@gmail.com
/ whatsapp 333 709 7449//
FB teatridipietra
/teatridipietra.blogspot.it/
UFFICIO STAMPA
Alma Daddario&
Nicoletta Chiorri
347 2101290 – 338 4030991
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