AI SOLISTI
DEL TEATRO MARTEDÌ 8 AGOSTO 2017
BARBARA DE
ROSSI E FRANCESCO BRANCHETTI
IN SCENA
CON IL RECITAL “CORO DI DONNA E UOMO”,
DI GIANNI
GUARDIGLI
Barbara De Rossi e Francesco
Branchetti sono gli attesi protagonisti ai SOLISTI DEL TEATRO martedì 8 agosto
alle 21.30 per una serata di grande teatro firmato da Gianni Guardigli. Sul
palcoscenico della Rassegna nei Giardini della Filarmonica Barbara De Rossi e Francesco
Branchetti presentano “Coro di donna e uomo”, il Recital scritto da Gianni Guardigli, prodotto dall’
Associazione Culturale Foxtrot Golf con la regia di Francesco Branchetti e le
musiche originali di Pino Cangialosi.
“Un giro del mondo, un’immersione nelle
epoche e nei luoghi che costituiscono le fondamenta della nostra realtà di
oggigiorno – afferma Gianni Guardigli
- le voci delle donne tratteggiano un grande quadro multicolore per chiedere
giustizia e pietà. Giustizia agli uomini e pietà agli dei e a Dio. Tutto ciò è
il leitmotiv della storia dell’umanità. Le donne di ieri cominciano ad alzare
la voce nelle pagine della mitologia greca. Prima Fedra e poi Andromaca cantano
le dolenti note di un destino infausto e sprezzante, che ha scaraventato le
loro sensibilità nel tunnel dell’impotenza. E poi le mistiche del medioevo si confrontano
con il trascendente con la potenza della certezza che oltre la vita terrena c’è
la “vera vita”, e che l’avventura nel mondo dei mortali non è altro che un
banco di prova, una specie di esame per definire il nostro esatto ruolo
nell’aldilà. Lady Macbeth presenta con
la potenza della disperazione il suo progetto criminale per affondare le unghie
sul potere. I personaggi potenti si confrontano con le deboli eroine dei giorni
nostri, Abla, tragica figura di madre palestinese, che, nell’intonare il suo
lamento funebre sul cadavere del figlio, subito dopo la fine della Seconda
Guerra Mondiale, ha la premonizione di ciò che succederà quando i figli del suo
popolo si vestiranno di tritolo per andare a concludere le loro vite in mezzo
ai figli del popolo nemico e a provocare bagni di sangue innocenti. E poi
Saida, personaggio guida del mio fortunato testo “Le luci di Algeri”, che dà
voce al dolore di un popolo vessato da una crudele guerra civile che scaraventò
l’Algeria in un orrore incomprensibile alla nostra sensibilità negli anni’90
del secolo scorso. Ogni singola voce di
donna diventa elemento di un coro che canta “la necessità” di una redenzione
che ancora aspettiamo, anche se, mettendoci in ascolto delle vicende che
pulsano sotto la pelle del nostro mondo attuale, non riceviamo certo segnali
che aprono la porta dell’anima all’ottimismo.
Accanto alle donne le voci di uomini di
ieri e di oggi creeranno un contrappunto di umori e sensibilità per
tratteggiare un universo che si espande sopra i tempi e i luoghi e tenta di
diventare metafora della grande parabola dell’essere umano che risiede su
questo pianeta malato. Fritz, sedicente postino di Hitler, tratteggia la sua
personale visione degli ultimi momenti della Seconda Guerra Mondiale. E
HerrStreicher dà voce al popolo tedesco sepolto nei rifugi mentre il mondo
intero si liberava dalla tirannia fascista. Mohamed, il marito algerino di
Saida si rivolge a un Dio che non gli ha permesso di difendere la vita dei suoi
figli bambini. E poi altri mariti, figli, fratelli che anche oggi combattono le
loro piccole battaglie per ritagliarsi un piccolo spazio nel mondo”.
Info e
prenotazioni
06 4746390
393
9753042
349
1945453
prenotazionisolistidelteatro@gmail.com
orari
spettacoli
ore 21.30
botteghino
ore 18.30 – 22.00
biglietti
intero 15
ridotto 13
gruppi 10
I Solisti
del teatro - Giardini della Filarmonica Romana - Via Flaminia, 118 - Roma
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