Irrompono i ragazzi di Stomp sul palcoscenico del Brancaccio, per la seconda serata, quella del 10 maggio 2017, animando gli oggetti, battendoli a terra o sui loro corpi, in un crescendo chiassoso armoniosamente orchestrato, tra occhi che incrociano quelli del pubblico seduto e coinvolto (o sconvolto) da uno spettacolo inedito e autentico come quello che è durato per due ore, d'incessante caos. Eppure il caotico battito di piedi e mani che urtano contro gli oggetti, inaugurati da scope consumate e seppellite dal clamore urbano, traducono lo stridio delle coscienze appannate dal vivere frenetico e dal senso di vuoto silenzio che alberga negli animi smarriti.
E' possibile immaginare visioni nelle perfette acrobazie degli artisti allenatissimi a qualsiasi urto urbano ed extraurbano.
La percussione del terzo millennio è cosa nota al gruppo che da venticinque anni corre sulle strade e i palcoscenici del mondo per mostrare senza parole il suono oltre il rumore degli oggetti ordinari con cui ci relazioniamo nel quotidiano.
Le parole sono superflue, è necessario vedere Stomp in scena fino al 21 maggio al teatro Brancaccio di Roma.
di Tania Croce
(foto di scena)
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