Per sempre saranno amiche la ragazza di belle speranze con la macchina scassata e la voglia di scrivere cose intense e nuove, rivoluzionarie e ‘femminili’, e l’attrice e compagna di Dario Fo, convinta che nulla abbia valore se non attraverso il soccorso dei più deboli. Per sempre saranno utili i consigli di Dario Fo a una giovane ed entusiasta Duska, che lo ascolta rapita mentre sente parlare il maestro del potere esercitato dalla scrittura.
Sono incancellabili i percorsi in automobile delle due amiche a Roma o in viaggio verso Cesenatico, le chiacchierate, le corse, le confessioni intime e quel maggio 2013 in cui Duska apprende la notizia della morte della sua Franca, un’amica, una figura di riferimento.
Si trova a Istanbul quando viene a sapere che purtroppo Franca non c’è più e in mezzo ai disordini di Piazza Taksim, intona un canto di libertà e speranza che idealmente la fa tornare ai tempi dove i compagni erano uniti nella lotta per la conquista di diritti e la realizzazione di sogni possibili.
“Io e Franca” oltre a essere uno spettacolo omaggio all’amica Franca Rame e a Dario Fo, è un monologo in cui Duska si racconta come solo un attrice saprebbe fare di fronte al suo pubblico che in questo caso diventa il suo confidente privilegiato.
Il testo è straordinariamente poetico, autentico e cristallino, come i sogni, gli ideali di bellezza e libertà dell’autrice, testimone di una memoria collettiva, viva e vibrante.
E’ stato come sognare a occhi aperti che quel passato sia ancora presente.
Questo è un racconto nostalgico e liberatorio e sul finale è come se fosse corale il canto di libertà che risuona mentre l’attrice esce di scena portando con sé, la sua storia emozionante sulle note di “Bella ciao”.
di Tania Croce
(foto della locandina)
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