BILANCIO PIU’ CHE POSITIVO PER
IL CENDIC, IL CENTRO NAZIONALE DRAMMATURGIA ITALIANA CONTEMPORANEA.
DALL’ASSEMBLEA ANNUALE “CREDITO,
CREDIBILITA’ E RICONOSCIMENTI”
IN IN
ATTESA DELL’INSERIMENTO NELLA LEGGE DELLO SPETTACOLO DAL VIVO
Bilancio più che positivo per il Cendic, il Centro Nazionale
Drammaturgia Italiana Contemporanea presieduto da
Marialetizia Compatangelo che promuove e sostiene la diffusione delle opere di
oltre 200 autori italiani. Numerosi i risultati conseguiti, illustrati
dalla Presidente in occasione dell’Assemblea
annuale svoltasi a Roma nella sua sede presso la Biblioteca del
Villino Corsini di Villa Doria Pamphilj. Dai protocolli di
collaborazione con il Teatro di Roma, con
l’Assessorato alla Crescita Culturale e le Biblioteche di Roma e
l’Accademia Silvio d’Amico, al Festival Cendic Segesta, ormai alla sua terza
edizione, il Cendic è un punto di riferimento per gli autori italiani. Pronto a colmare il “vuoto
istituzionale” creatosi dopo la chiusura dell’IDI (Istituto del Dramma Italiano)
e dell’ETI (Ente Teatro Italiano), il Centro Nazionale di
Drammaturgia Italiana Contemporanea, che è attivo dal 2012, ha ottenuto
in un recente incontro con il Ministro per i Beni e le
Attività Culturali Dario Franceschini parere favorevole per il riconoscimento
istituzionale e l’inserimento all’interno della nuova legge sullo Spettacolo
dal Vivo.
“È un momento molto importante per il Cendic – ha affermato la
Presidente Marialetizia Compatangelo - e ci sono
buone possibilità che possa diventare un centro istituzionale per la
drammaturgia contemporanea italiana. Credito,
Credibilità, Riconoscimenti. Tenendo fermi i nostri obiettivi, ribaditi nel
documento che abbiamo letto in Audizione alla Commissione Cultura del Senato e
nel proficuo incontro con il Ministro Franceschini, siamo arrivati sin qui”.
“Credo che siamo stati capaci di tenere sempre la barra del timone nella
giusta direzione, - ha proseguito Marialetizia Compatangelo - lavorando
per tutti i drammaturghi italiani e per tutte le drammaturgie (prova ne è il
Premio Cendic Segesta e la sua Rassegna dei finalisti), non circoscrivendo il
lavoro a Roma (con Teatro in Provincia siamo ormai in 14 Regioni) ma costruendo
un solido e proficuo rapporto con le più importanti istituzioni culturali della Capitale, a cominciare dalle
Biblioteche di Roma, dove abbiamo la sede e dove abbiamo tenuto per tre
anni i nostri seminari di drammaturgia,
e quindi Parola al Teatro, che ha
allargato l’esperimento ad altre sei Biblioteche della rete romana. Come abbiamo spiegato al Ministro e come
diciamo da tempo, noi siamo nati per riempire un vuoto istituzionale, ma da
cinque anni facciamo noi il lavoro di un’istituzione, senza esserlo e senza una
lira di finanziamento, non perdendo mai di vista quello che deve essere il profilo
istituzionale, anche nelle piccole cose, nel come ci siamo organizzati, nel
rispetto delle regole che ci siamo dati”.
Tra le attività in programma per il 2017-18, per citarne
solo alcune, il Premio Cendic Segesta, i
Seminari e gli Incontri con gli Autori, la Rassegna Teatri in Provincia che
prevede una maratona di corti in molti teatri italiani e poi le iniziative in
occasione della Giornata contro la violenza sulle donne.
Ufficio Stampa
Centro Nazionale di Drammaturgia Italiana Contemporanea – CeNDIC
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