L'integrazione, l'identità culturale e l'educazione attraverso le arti dello spettacolo, sono i temi portanti di Percorsi Migranti, un progetto organizzato da Emanuela Rea per Sala Umberto srl in partnership con Angela Cocozza per Associazione ALI Onlus / Termini Underground, Associazione Romà Onlus, StreetUnivercity di Berlino grazie al contributo del MiBACT nell’ambito dell’avviso pubblico MigrArti e il supporto dell’Assessorato alle Politiche Sociali del Municipio Roma I Centro e dell’Assessorato alle Politiche Educative e Scolastiche, Cultura, Intergenerazionali del Municipio Roma V.
Percorsi Migranti rivolge il suo sguardo ai giovani immigrati di seconda generazione che frequentando gli spazi di Termini Underground alla Stazione Termini di Roma, gestiti dall'Associazione Ali Onlus (che coinvolge la comunità asiatica, africana e del sud america) integrati con i ragazzi dell'Associazione rom Romà Onlus, stanno portando in scena degli spettacoli molto belli ed eloquenti. Dopo "Mixed culture Contest All Style" il 15 giugno, in cui la danza è stata la protagonista attraverso i ragazzi di Ali Onlus/Termini Underground e quelli della Street Univercity Berlin, e il concerto di Juru & The FunkMessengers che si è svolto il 21 giungo, ieri sera lo Spazio Diamante nel quartiere multietnico Pigneto di Roma, ha accolto "Fratelli in Italia - Reality Sciò", una messinscena teatrale musicale diretta da Pascal La Delfa per Oltre le Parole onlus, imperniata sulla conquista della cittadinanza italiana. Protagonisti sono i ragazzi di Termini Underground, integrati con altri volontari che frequentano il laboratorio teatrale, provenienti dal Corso per Operatori di Teatro nel Sociale dell’ass. Oltre le Parole onlus, uniti nell'intento di rappresentare la voglia di essere italiani, pur provenendo da altri Paesi. Musica, danza e cultura si alternano in questo reality show sui generis, ironico e realistico, assolutamente multietnico. Oltre all'inno d'Italia, si odono pezzi hip hop e classici, ballati e cantati dai ragazzi talentuosi che si sono esibiti ieri sera nello spettacolo corale che tratteggia a tinte forti, la lotta per l'integrazione e la voglia di 'essere considerati italiani e cittadini del mondo. A presentare questo inedito Reality, è Jean Hilaire Juru, di origine ruandese, rifugiato politico in Italia dall'età di due anni, è cresciuto artisticamente nei laboratori di Termini Undergroundcome ballerino ricevendo anche una formazione drammaturgica grazie alla quale scopre un talento naturale per il free style. Nel 2014 partecipa, con un trio di giovanissimi musicisti italiani che si offrono di sostenerlo, al concorso musicale “Play Music Stop Violence” all'Auditorium Parco della Musica. La band in una sola settimana arrangia una base del compositore Funk “Lazy Cat” e con un testo scritto dallo stesso Juru vince il primo premio per la Categoria Autori e insieme alla crew di ballerini di Termini Underground anche il premio Best Show.
di Tania Croce
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