Il letto, è il luogo destinato al sonno notturno ed è nell'immobilità del riposo che si agitano le visioni di Titania e di Oberon, il re delle fate, catapultati da Cappuccio nel capoluogo campano, non più ad Atene, la città dove Shakespeare ambientò il suo Sogno di una notte di mezza estate, ma a Napoli, per consentire a Titania di dare alla luce l'amatissimo Pulcinella, dopo aver assistito alle vicende dei burattini Ermia e Lisandro, Elena e Demetrio, innamorati dell'amore, nonostante l'incantesimo del succo di viola del pensiero, attuato dal dispettoso Puck.
I diversi registri linguistici, il continuo passaggio dall'italiano all'inglese, colorito dall'indispensabile dialetto napoletano, rendono questa riscrittura dell'opera shakespeariana, davvero irresistibile, soprattutto se ad interpretarla sono due geni come Isa Danieli e Lello Arena, assolutamente impeccabili, seducenti, ironici, commoventi, visionari e realistici, due grandi attori!
Attraente e magnetico è Fabrizio Vona nei panni di Puck, clownesco e cinico, immerso nel bosco che sembra reale grazie alle scene di Luigi Ferrigno e alla lodevole regia di Claudio Di Palma. Belli i costumi di Annamaria Morelli e le musiche di Massimiliano Sacchi, i burattini di Selvaggia Filippini, tutto a rendere questo Sogno di Ruggero Cappuccio, liberamente ispirato all'opera di William Shakespeare, uno spettacolo meraviglioso.
di Tania Croce
Nessun commento:
Posta un commento