Un frack, una bella voce e due occhioni celesti, quelli del fascinoso 'ragazzo italiano' Attilio Fontana, sono animati dal brioso e spiritoso mimo, clown, attore e doppiatore Emiliano Reggente, nello spettacolo che debutta finalmente al Sala Umberto, dove il grande pubblico può ammirare il talento di un altro magnifico artista romano. La musica è la dea bendata che si scopre pian piano tra gag retro, il tendone da circo e i ricordi di due cantanti degli anni '50 come Strimpelli e Vinile, che il duo comico interpreta con divertimento e una certa ansia di mostrare valori dimenticati come l'amor gentile oppure la corte nei confronti della seducente e straordinaria Vanda (Ilaria Porceddu), l'artista circense riemersa dal passato. La rivalità tra i due artisti 'datati' che forse non hanno avuto la fortuna meritata, è mitigata dall'invito del mimo Reggente, a guardare le cose con gli occhi di un bambino, cercando in un vecchio baule gli oggetti di personaggi delle favole, con cui ognuno di noi è cresciuto. L'irrompere di un robot buffo e dalle sembianze umane, quelle del bravissimo Reggente, fa ripiombare gli animi dello spettatore ai nostri tempi, quelli dove la realtà prende il posto della fantasia. Tutto sul palcoscenico è animato da musica e ricordi, persino i due pupazzi vanitosi e innamorati che cantano a squarciagola i bellissimi pezzi scritti da Attilio Fontana e Franco Ventura.
Il coro Sat&B diretto da Maria Grazia Fontana (in foto), chiude in bellezza lo spettacolo musicale che il pubblico avrà la fortuna di trovare in teatro (Sala Umberto), fino al 21 settembre.
Il coro Sat&B diretto da Maria Grazia Fontana (in foto), chiude in bellezza lo spettacolo musicale che il pubblico avrà la fortuna di trovare in teatro (Sala Umberto), fino al 21 settembre.
di Tania Croce
di Tania Croce
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