Il matrimonio è considerato il giorno più importante nella vita di una persona e di solito, quando si pronuncia questa parola, viene in mente la coppia degli sposi, però Mario Alessandro, ha visto la cosa da un'altra angolazione, ossia dalla parte degli invitati, i veri protagonisti della sua commedia in tre atti che ha debuttato stasera al Teatro 7. Nel primo tempo appaiono loro, gli amici della sposa, Emilio e Loris, imbarazzati quanto basta per creare scompiglio nella fila occupata all'interno della Chiesa situata al centro di Roma, dove si stanno per celebrare le nozze di Giorgio e Simona, lui un nobile decaduto, lei benestante nonostante le umili origini. Accanto a loro siedono Giorgia e Giulia che sono giunte in ritardo perché si sa, le donne ci mettono un po' per prepararsi e per ultimo arriva Massimo, un tombeur de femme seducente e sicuro di se.
Nonostante la fastidiosa preghiera in latino, pronunciata dalla perpetua, una vecchina che è rimasta un po' indietro coi tempi, il gruppo degli amici della sposa, sono in realtà degli estranei che s'incontrano per la prima volta al matrimonio della loro amica comune, però il pettegolezzo avvicina le persone e sarà proprio una maldicenza sul conto della futura sposa a creare curiosità e turbamento nei loro animi.
Nel secondo atto, compaiono il Conte e la Contessa, una coppia retro estremamente ironica, che siede accanto ad Anastasia, una logorroica amica dello sposo, la quale sfinisce la vicina Monique, costretta ad ascoltarla in silenzio e Andrea, che ripete a tutti, la lamentosa storia sulla fine del suo matrimonio.
Nel terzo atto, quello del ricevimento, tutti i nodi vengono al pettine e la verità, almeno nella finzione, chiarirà lo spiacevole equivoco che rischiava di minare l'unione appena celebrata. Uno dei momenti più divertenti dello spettacolo, è la scena del flashback alla fine del primo atto, dove gli attori come se si trovassero in un film, ripercorrono tutte le loro azioni, tornando al punto di partenza. Geniale la trovata dell'autore e attore Mario Alessandro, di riprendere la scena di un matrimonio, da dietro le quinte, appunto dalla parte degli invitati, ai quali in fondo è dedicata la festa. La Compagnia dell'Anello torna a sorprendere ed emozionare il pubblico, coinvolto e partecipe fino all'ultima battuta, dove nulla è lasciato al caso grazie alla bravura di Alessandro e di Erika Barresi, l'aiuto regia ed a quella dei filodrammatici della Compagnia dell'Anello. Bravi Marta Mottola, Sara Miele, Antonella Salerno, Pietro Clementi, Marco Vetrano, Daniele Trombetti, Claudio Contini, Rosaria Calcagno, Francesca Colantoni, Alessandro Frittella, Tiko Rossi Vairo, Mauro Consolo, Mauro Anibaldi e Emiliano Della Bella. E' stato emozionante per me assistere allo spettacolo di Mario Alessandro, artista di grande talento e umiltà, una punta di diamante nel panorama teatrale italiano. Andate a vedere "Il matrimonio" al Teatro 7 in scena fino al 2 novembre 2014, l'indirizzo è Via Benevento 23, magari cambiate idea sul matrimonio, trascorrendo una bellissima serata a teatro, uscirete con un sorriso smagliante e poi sicuramente passerete parola!
di Tania Croce
La Compagnia dell’Anello, creata da Mario Alessandro Paolelli nel 1993, inizia la propria attività nel dicembre 1994 portando in scena il primo lavoro di Mario Alessandro Paolelli: “Questo non è un Giallo”. Da quella rappresentazione la Compagnia, all’inizio formata quasi per gioco da un gruppo di amici legati dalla passione per il teatro, è andata in scena quasi tutti gli anni portando in scena i lavori di Mario Alessandro, sia facendo parte del cartellone di teatri come il Teatro dei Cocci o il Teatro 7 in Roma, sia partecipando a rassegne importanti quali ‘Attori in cerca d’autore’ o ‘Schegge d’Autore’, dirette rispettivamente da Ennio Coltorti e Renato Giordano. La Compagnia è composta in prevalenza da attori e attrici filodrammatici, ma ciascuno con un proprio passato fatto di scuole di teatro, corsi, seminari, stage e rappresentazioni anche al di fuori della Compagnia dell’Anello stessa. La maggior parte degli attori e delle attrici segue infatti un proprio percorso formativo e culturale anche attraverso esperienze con altre compagnie, salvo ritrovarsi tutti sotto ‘lo stesso sipario’ non appena si è pronti ad affrontare insieme un nuovo progetto.
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