19 ottobre 2014
Gli animali ci insegnano l'amore; Quel paradiso terrestre dove un tempo vivevano liberi, si è trasformato in un lager in cui sono stati rinchiusi, per essere allevati e rimpinzati di cibo fino a diventare carne da macello e così mucche sognanti, galline argute e maiali emotivi, sono raccontati in questo spettacolo scritto e diretto da Luca de Bei, da una donna empatica e sensibile come Daniela Poggi,
che accompagna lo spettatore in un viaggio inaspettato ed emozionante tra i sentimenti e le sofferenze dell'anima animale. L'attrice, servendosi di un leggìo, sfoglia emblematiche pagine di scrittori italiani e stranieri, psichiatri, veterinari e ricercatori, dalla Deledda a Coelho, che dotati di rara sensilità e attenzione, hanno dedicato a queste creature indifese, riflessioni, resoconti e studi sul comportamento e sulle loro abitudini, più vicine di quel che si possa pensare, a noi. E nonostante l'accanimento umano e il tremendo vizio di considerare gli animali degli esseri inferiori e di creare proverbi denigratori e detti offensivi nei loro confronti, eppure hanno dimostrato coraggio e intelligenza, come la mucca Teresa che si è sottratta all'allevamento, oppure Felicity la gallina debeccata, ossia privata come le sue compagne della parte appuntita del becco, che ha potuto emozionarsi all'aria aperta, dopo privazioni indicibili e insensate torture, ammirando il blu del cielo e la luce del sole, pronta a creare liberamente un nido per covare le sue uova. Prive di colostro, sostanza presente nel latte materno, le mucche d'allevamento, non hanno difese immunitarie e ingurgitano antibiotici, ingrassano fino a cedere sopraffatte dall'insostenibile peso del proprio corpo, eppure sanno sognare, come i disprezzati maiali, considerati degli esseri luridi, invece sembra che siano pulitissimi ed emotivi e addirittura impazziscano di dolore quando si avvicina l'ora di andare al macello oppure muoiono di crepacuore. Le galline imparano e insegnano, s'innamorano, la canadese Mary del pollo Notorius Boy, e come loro anche Micio, il gatto romano di Alfredo, ha sentimenti fortissimi e i cani, sanno essere più fedeli e amichevoli di quanto riesca l'uomo stesso. Come sanno porsi misteriosamente nei confronti della vita, così appaiono compassionevoli verso la morte gli elefanti, barbaramente privati dall'uomo ingordo d'avorio, delle proprie zanne. Eppure sarebbero servite agli elefanti per sollevare i piccoli morti e vegliare su di loro. Gli animali c'insegnano il rispetto e l'amore e vivono in un mondo sognante, evocato dalla musica composta da Francesco Verdinelli, il direttore artistico del Teatro Lo Spazio, sensibile compostore di più di 800 brani in questi anni. "Il brano che più mi rappresenta - mi ha rivelato il Maestro - e' quello finale, su di una lettura di Paolo Coelho, con orchestra e duduk solista, che a mio parere, raggiunge il senso dello spettacolo". Quella di domenica 19, è stata l'ultima replica di "Anima Animale" al Teatro Lo Spazio di Roma, dopo il debutto del 7 ottobre scorso ed è stato per me un meraviglioso modo per inaugurare il mio 41esimo anno, a teatro, tra i sogni di animali che non riusciamo a cogliere, la bella voce e la gestualità di un'artista seducente e delicata come Daniela Poggi e le sonorità incantevoli di Francesco Verdinelli, che nel comporre la musica per uno spettacolo teatrale, un film o un documentario, mi ha spiegato che cerca di capire in primis l'obiettivo che il lavoro deve raggiungere, le emozioni che deve suscitare. Il musicista, pubblicherà online entro dicembre, con cadenza semestrale, una serie di cd e raccolte su ITunes, per oltre 100 brani dei suoi lavori più significativi.
che accompagna lo spettatore in un viaggio inaspettato ed emozionante tra i sentimenti e le sofferenze dell'anima animale. L'attrice, servendosi di un leggìo, sfoglia emblematiche pagine di scrittori italiani e stranieri, psichiatri, veterinari e ricercatori, dalla Deledda a Coelho, che dotati di rara sensilità e attenzione, hanno dedicato a queste creature indifese, riflessioni, resoconti e studi sul comportamento e sulle loro abitudini, più vicine di quel che si possa pensare, a noi. E nonostante l'accanimento umano e il tremendo vizio di considerare gli animali degli esseri inferiori e di creare proverbi denigratori e detti offensivi nei loro confronti, eppure hanno dimostrato coraggio e intelligenza, come la mucca Teresa che si è sottratta all'allevamento, oppure Felicity la gallina debeccata, ossia privata come le sue compagne della parte appuntita del becco, che ha potuto emozionarsi all'aria aperta, dopo privazioni indicibili e insensate torture, ammirando il blu del cielo e la luce del sole, pronta a creare liberamente un nido per covare le sue uova. Prive di colostro, sostanza presente nel latte materno, le mucche d'allevamento, non hanno difese immunitarie e ingurgitano antibiotici, ingrassano fino a cedere sopraffatte dall'insostenibile peso del proprio corpo, eppure sanno sognare, come i disprezzati maiali, considerati degli esseri luridi, invece sembra che siano pulitissimi ed emotivi e addirittura impazziscano di dolore quando si avvicina l'ora di andare al macello oppure muoiono di crepacuore. Le galline imparano e insegnano, s'innamorano, la canadese Mary del pollo Notorius Boy, e come loro anche Micio, il gatto romano di Alfredo, ha sentimenti fortissimi e i cani, sanno essere più fedeli e amichevoli di quanto riesca l'uomo stesso. Come sanno porsi misteriosamente nei confronti della vita, così appaiono compassionevoli verso la morte gli elefanti, barbaramente privati dall'uomo ingordo d'avorio, delle proprie zanne. Eppure sarebbero servite agli elefanti per sollevare i piccoli morti e vegliare su di loro. Gli animali c'insegnano il rispetto e l'amore e vivono in un mondo sognante, evocato dalla musica composta da Francesco Verdinelli, il direttore artistico del Teatro Lo Spazio, sensibile compostore di più di 800 brani in questi anni. "Il brano che più mi rappresenta - mi ha rivelato il Maestro - e' quello finale, su di una lettura di Paolo Coelho, con orchestra e duduk solista, che a mio parere, raggiunge il senso dello spettacolo". Quella di domenica 19, è stata l'ultima replica di "Anima Animale" al Teatro Lo Spazio di Roma, dopo il debutto del 7 ottobre scorso ed è stato per me un meraviglioso modo per inaugurare il mio 41esimo anno, a teatro, tra i sogni di animali che non riusciamo a cogliere, la bella voce e la gestualità di un'artista seducente e delicata come Daniela Poggi e le sonorità incantevoli di Francesco Verdinelli, che nel comporre la musica per uno spettacolo teatrale, un film o un documentario, mi ha spiegato che cerca di capire in primis l'obiettivo che il lavoro deve raggiungere, le emozioni che deve suscitare. Il musicista, pubblicherà online entro dicembre, con cadenza semestrale, una serie di cd e raccolte su ITunes, per oltre 100 brani dei suoi lavori più significativi.
di Tania Croce
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