L'amore non consente alle etichette imposte dalla ragione, di essere definito e controllato, ma le vite di alcuni dei personaggi di questa commedia, subiscono le regole sociali che limitano la libertà d'espressione, rendendoli schiavi delle convenzioni. Amaranto, non è solo un locale ma è la chiave di svolta di Federica, una trentenne bella, rigorosa e fidanzata, che scopre la piena consapevolezza di sé, a partire dalla prima trasgressione data dall'ubriachezza. La frequentazione di questo locale, mette la ragazza in contatto con una donna che la condurrà alla pura scoperta della sua identità sessuale. Federica condivide la casa con Stefania, un'artista in cerca d'affermazione nel mondo dello spettacolo e sta per sposarsi con Marco, un buon partito e scelto dalla madre, come tutte le altre cose nella sua esistenza. Se non fosse per la pura e affettuosa amicizia di Raoul e per i rimedi miracolosi dell'aloe di Ada, la portinaia, Federica proseguirebbe lungo una strada fatta di sottomissione al volere materno e agli obblighi che la condurranno all'altare. Il primo tempo è confuso, come lo stato d'animo dei personaggi. Nel secondo tempo, si accende la scintilla inattesa e sorprendente dell'amore, capace d'incendiare il mondo intero. La commedia di Ilenia Costanza e Luisa Di Maso e prodotta dalla Iervolino Entertainment s.p.a. è uno spaccato della società, dove non è concessa all'amore in ogni sua forma, una giusta collocazione. Trovo che questo spettacolo abbia un alto valore sociale, per la forza delle autrici di esprimere le loro idee coraggiose. Un applauso infine a Daniela Morozzi, Noemi Smorra, Ilaria Genatiempo, Alessandro Intini, Cosella Turco, Enzo Piscopo e Barbara Pieruccetti, per avermi coinvolto e appassionato in questa storia di autentica umanità.
di Tania Croce
in foto Daniela Morozzi
in foto Noemi Smorra
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