Frankenstein
Halloweentown Streghe si nasce
Marnie è attratta da Halloween.
"Halloween è una tradizione strana ed eccitante e in più la notte di Halloween si sono conosciuti mamma e papà".
Tutti festeggiano, tranne lei perché la madre non vuole che esca quella notte.
Giunge la nonna Aggie (Debbie Reynolds) in maniera sovrannaturale. Indossa un mantello ed ha tanti regalini da dare alle nipotine.
C'è un sacco pieno di caramelle per loro ma in mezzo ai dolciumi una treccia d'aglio per scacciare i vampiri, ma è necessario attaccarlo alla porta.
Marnie compie tredici anni. Ci sono tanti regali speciali da scoprire.
Ma è tutto pronto per indossare i costumi per la festa di Halloween finalmente.
La madre Gwen (Judith Hoag), non vuole si festeggi Halloween ma è pronta la cena ed è più divertente cenare mascherati.
La nonna è divertentissima ed è fantastico stare con lei. La storia che racconta ai nipoti poi è incredibile. Narra una storia su Halloweentown, una città speciale popolata da mostri e streghe.
C'è un libro intitolato Halloweentown, forse questa città esiste davvero.
Marnie (Kimberly Brown), si sente triste e incompresa quando saluta la nonna prima di dormire, ma stringe tra le braccia quel misterioso libro che ritrae una strega su una scopa volante che sembra somigliarle anzi, sembra proprio lei.
Scendendo le scale, Marnie ascolta la discussione tra madre e nonna e scopre la verità.
La nonna chiede aiuto a sua figlia, c'è un presagio oscuro e la nonna ha bisogno di lei.
Marnie ha capito di essere una strega ma il fratello razionale Dylan (Joey Zimmerman), non vuole crederle.
Ormai la tredicenne sente di avere un potere che è giunto il momento inizi ad esercitare.
Così Marnie scappa, vestita da strega, ossia con l'abito regalatole dalla nonna.
C'è una strana fermata chiamata Bus Stop, è una fermata magica con un bus e tra poco lo scopriranno salendoci sopra.
L'autobus prende il volo e alla guida c'è un autista speciale, un mostro, anzi Frankenstein e altri mostri come lupi mannari e streghe sono a bordo.
I nipoti credono sia una festa ma appena arrivano capiscono di che si tratta.
Benvenuti ad Halloweentown.
I ragazzi scendono e sono stupiti.
E' la città di Halloween.
Anche Sophie li ha raggiunti. Ora i tre ragazzini vivranno il loro sogno magico.
Incontrano Kalabar (Robin Thomas) che si presenta come un mago nel tempo libero.
Un autista senza occhi, accompagna i bambini nella casa della nonna ma il cancello è chiuso.
Marnie cerca di aprire quel cancello usando i suoi poteri.
La cara Aggie è impegnata nelle sue pozioni magiche mentre riceve una gradita sorpresa, la visita dei nipoti.
I nipoti sono ad Hallowentown per combattere contro i cattivi. Mancano due ore alla mezzanotte e sarà un tempo prezioso per loro dove accadranno cose inimmaginabili.
Il male è in agguato e i ragazzi vogliono fermarlo.
C'è bisogno di ingredienti freschi per far funzionare la pozione magica che Aggie vuole preparare.
I nipoti aiutano la nonna a cercare tutti gli ingredienti.
Nel mondo reale la mamma si accorge che i figli non ci sono e capisce tutto.
La passeggiata per la città è incredibile per i ragazzi ma Aggie si accorge che qualcosa in quella città è cambiata.
Marnie scopre le scope volanti e ne vuole una a tutti i costi.
Escono dal negozio Marnie e la nonna sulla scopa volante.
Il film diretto da Duwayne Dunham è possibile vederlo su Disney+.
Mia
Zora la vampira ricordando Toni Bertorelli
E' tempo di lupi mannari, di omaggi ad attori eccezionali ed a registi in erba che hanno fatto strada, è tempo di ricordi con il film Zora la vampira, con un'angelica e giovanissima Micaela Ramazzotti e un Conte Dracula straordinario come ha saputo essere il compianto Toni Bertorelli, l'attore e regista italiano, vincitore del premio UBU alla fine degli anni '90 ne Il Tartufo di Moliere con la regia di Armando Pugliese, prima di lavorare a questo film. Il 15 dicembre 2017 è stato istituito il Premio cinematografico Toni Bertorelli - Controluce.
Il film nato dalla trasposizione cinematografica dell'omonimo fumetto italiano ideato da Renzo Barbieri e ambientato in una Roma diversa da quella odierna, ha in comune con il fumetto il morso del Conte Dracula, che trasforma l'artista di strada e sposa Zora in una vampira;
In una notte come tante, il Conte è scosso da una puntata del programma italiano Carramba, condotto da Raffaella Carrà, così decide di lasciare il suo castello per dirigersi in Italia.
"Tutto l'alcol che vi ingurgitate per dimenticare lo squallore della vostra vita, che tristezza qui, che mortorio, le strade sono squallide puzzolenti e sporche, non come in Italia, in Italia le piazze sono bellissime pulite..." così afferma Dracula, sognando di succhiare del buon sangue italiano mentre guarda la tv.
Così chiede al suo servo di preparare la sua bara di viaggio per partire per l'Italia.
Nella periferia romana, nei centri sociali e negli spazi underground di inizio anni 2000, a ritmo di hip hop gravitano i personaggi di questo film interessante e sorprendente a distanza di venticinque anni.
Dracula incarica il suo servo (Raffaele Vannoli) di cercargli una dimora alla sua altezza, magari una villa elegante ma il servo informa il Conte che non è facile entrare in Italia per gli extracomunitari senza permesso di soggiorno.
Il principe delle tenebre ancora non sa che l'Italia lo trasformerà in un immigrato come tanti, in un uomo dell'Est, costretto a vivere nelle tenebre sì ma dell'anonimato e a questo Dracula è abituato solo in parte.
"Il mio prossimo pasto deve essere succulento e fresco".
La traversata in mare degli immigrati, conduce Dracula e il suo servo in Italia.
Nel canale di Otranto sbarcano gli immigrati.
Tra tossici lungo la strada e l'eco della musica di Zombie (Chef Ragoo), con un giovane Tormento nei panni di Cianuro, appare Zora con atteggiamento distaccato verso i ragazzi come lui, che non la ispirano affatto. Ciò che la ispira, è lasciare sui muri la sua presenza, anzi, il suo nome.
E' in arrivo da Bologna il commissario antimostri ma il furgone che trasporta la bara di Dracula, va via a folle velocità verso le bellezze dell'Italia.
Lombardi è un coatto all'ennesima potenza: Carlo Verdone.
Dracula, appena giunto a Roma viene definito extracomunitario e la cosa gli piace ben poco; non è l'unica cosa a non piacergli al suo arrivo di fortuna in Italia, la casa in cui dovrà vivere è una catapecchia ma il servo gli spiega che nel cambio, la sua moneta vale pochissimo rispetto alla Lira italiana e così dovrà accontentarsi di questa sistemazione. C'era ancora la Lira nell'anno in cui fu girato il film.
L'incontro tra Dracula e Zora è elettrizzante ed è amore a prima vista.
Dopo aver ballato i due si fanno notare, soprattutto Dracula per le sue movenze e il mantello nero e rosso nella parte interna del bavero alzato, per quell'aspetto spettrale e le unghie lunghe. Ma il Conte deve fuggire alle luci dell'alba.
Dracula prima di riposare nella sua bara, ammette di essersi innamorato e fa a se stesso una promessa solenne.
Vestito da uomo, il Conte è pronto per le nozze.
C'è più di un vampiro in città, tutti quelli che sono stati morsi al collo da Dracula.
La cerimonia sta per iniziare e i futuri sposi sono pronti per promettersi amore eterno.
Tra i rivoltosi del centro sociale c'è anche James Senese. Entra il prete con tutto il gruppo in rivolta capitanato dal prete. Devono vendicarsi di tutte le vittime di Dracula. Accanto alla sua giovane sposa Dracula ammette le sue colpe e la sua identità ma si lamenta per la sua condizione di immigrato ed è davvero meraviglioso il discorso conclusivo del grande Toni Bertorelli.
"Io volevo soltanto amare quest'anima pura ma se volete uccidetemi pure non si può combattere contro la prepotenza di chi si sente più forte".
Dracula è ucciso dall'indifferenza degli uomini, perché non sarà lui a morire ma la sua giovane sposa Zora che sarà costretto a trasformare in una vampira.
Zora la vampira diretto dai Manetti Bross, coi suoi effetti speciali, la presenza di un attore eccezionale come Bertorelli, la tematica sociale, una bella colonna sonora e la nostalgia dei bei tempi passati, è un film da vedere e rivedere.
Ne consiglio la visione.
Hallowe'en Party Assassinio a Venezia
Il 14 settembre è uscito in tutte le sale italiane il nuovo film ispirato al genio di Agatha Christie: Assassinio a Venezia è l'inquietante thriller sovrannaturale ispirato al romanzo poliziesco Hallowe'en Party - noto anche con il titolo La strage degli innocenti - e prodotto da 20th Century Studios.
Dedalus
Dedalus è un evento social di fine anno, pensato per premiare gli influencer con il maggior seguito.
L'ascendenza nel mondo virtuale dei content creator o influencer, è a colpi di followers e di like, ma anche di ferite e morte.
E' un impero quello dei creatori di contenuti destinato a far sgretolare il mondo parallelo delle relazioni umane.
Tutto esaltante fin quando saranno i followers attraverso dei voti, un po' come accade ne Il Grande Fratello, a decidere la sorte degli influencer; è un gioco duro e pericoloso quello svolto dai content creators protagonisti di questo film.
Michele (Luca Zunic) è un ex calciatore in cerca di fortuna, Linda (Matilde Gioli) ha successo su OnlyFans, Filippo (Francesco Russo) è un esperto di videogiochi, Nino (Giulio Beranek) è personal trainer e life coach, Tiziana (Giulia Elettra Goretti) racconta la sua vita da mamma, Antonella (Stella Pecollo) è foodblogger e dedita al mukbang, e il Master Gianmarco Tognazzi, sono riuniti in un castello per svolgere l'evento social.
Nelle loro camere i ragazzi hanno negli armadi delle tutte alla Squid Game da indossare, tute bianche intere e rosse e scarpe da ginnastica colorate di tela della Superga.
Le tute all'apparenza comode, li uniformano rendendoli dei soldati pronti per una missione per salvare la loro classifica virtuale o forse la loro stessa vita.
Isolati, spiati e senza connessione e cellulari, i giovani fortunati e famosi nel mondo virtuale, devono superare alcune prove e saranno giudicati spietatamente da quei followers che li hanno messi sull'Olimpo.
Le prove a cui sono sottoposti, si svolgono all'interno di una cripta che ha la forma di un labirinto ma tali prove appaiono insormontabili e li stanno gradualmente distruggendo nel fisico e nella mente, mettendoli l'un contro l'altro.
C'è una tortura mediatica straziante che ha reso virale un video dove una ragazza minorenne dopo essere abusata, drogata e ripresa durante una festa di halloween, si toglie la vita per via degli insulti spietati ricevuti sul web.
C'è nel gruppo chi l'ha violentata e chi l'ha giudicata. Tutto ciò ha ucciso la minorenne.
La giovane vittima che si congeda dal padre attraverso un video, è la figlia del Master che ha organizzato Dedalus.
Il mondo reale fagocita gli influencer vittime delle loro stesse azioni.
È una guerra spietata tra il reale e il virtuale, dove l'uomo è in bilico e Dedalus è l'ago della bilancia.
Il thriller diretto da Gianluca Manzetti, è disponibile in streaming su Dysney+ dal 24 ottobre 2025.
Boneyard Il caso oscuro
Il coraggio di Blanche
Fatti vedere
Non più un uomo travestito da donna come l'indimenticabile Robin Williams nella commedia del 1993 diretta da Chris Columbus "Mrs Doubtfire, mammo per sempre" ma una donna, Matilde Gioli, nei panni di Sandra, la giovane psicologa, travestita da anziana psicoterapeuta, è la protagonista di "Fatti vedere" il nuovo film diretto da Tiziano Russo; Sandra è semplicemente alla ricerca dell'amor perduto e il travestimento è l'artificio usato nel tentativo di riconquistare Stefano (Francesco Centorame) l'ex che l'ha inspiegabilmente lasciata quando tutto sembrava andare a gonfie vele per la coppia consolidata da anni.
Al travestimento perfetto penserà Marco (Pierpaolo Spollon), il trentenne incontrato per caso da Sandra per la strada. Marco è una specie di Diabolik, amante delle maschere e dei travestimenti ed abile a cambiare i connotati dei suoi clienti.
Gli riuscirà perfettamente anche con Sandra, trasformata in un'anziana Psicoterapeuta che lavorando online tranquillamente da casa, riuscirà a non farsi scappare le confessioni del suo ex, che decide di affidarsi a lei per dare una risposta a tutti i suoi quesiti esistenziali.
Poi c'è l'amica del cuore Benedetta, di cui veste i panni la brava e bella Asia Argento, che ho ammirato a teatro trovandola eccezionale e che in questa commedia, è davvero impeccabile.
Ci sono scene davvero divertenti e incredibili come quella in cui Sandra, indossa un abito da Mercoledì Addams e per questo viene derisa dall'amica del cuore Benedetta.
Il film in streaming su Disney+, diverte, commuove e fa riflettere sui meccanismi dell'amore e sul ruolo della psicoterapia, come rimedio e soluzione.
La visione è consigliata!
Romeo è Giulietta
Jeanne du Barry la favorita del re
Di lei è stata sempre data un'immagine volgare e sgradevole, stavolta no, la regista Maïween, è protagonista del meraviglioso film storico e biografico sulla donna venuta dal volgo e nonostante le umili origini e la sconveniente etichetta di cortigiana, seppe farsi amare dal re e in qualche maniera influenzò le dame di corte che la disprezzarono per anni , definendola 'la creatura'.
L'amore per la lettura nutrito fin dalla giovane età, ha reso la fanciulla, artefice del proprio destino e dama nella reggia di Versailles, nella parentesi antecedente la rivoluzione francese.
Jeanne conquistò immediatamente il cuore del re che non si sottrasse al fuoco che gli ardeva dentro e per questo continuò ad accogliere nel suo letto giovani amanti ma fu Jeanne il suo ultimo e devoto amore.
Johnny Depp è Luigi XV e lo rappresenta magnificamente in tutte le fasi della storia narrata, sia nei momenti idilliaci che in quelli tragici e conclusivi della sua esistenza.Di particolare bellezza è stata l'attenzione per i rituali di corte , dal risveglio del re al mattino fino ai saluti dove non si doveva mai dare le spalle al re ma congedarsi con un inchino e uscire di scena con passettini. Dopo essere stato l'amato re di Francia, accanto alla sua Jeanne, con cui amava passare le ore più liete, Luigi XV morirà a 64 anni a causa di complicazioni come la setticemia legate al vaiolo.
Jeanne sarà accanto al suo Re fino agli ultimi istanti e carezzerà e bacerà il re morente affetto da una malattia molto contagiosa come il vaiolo che è stato riprodotto in modo verosimile sul volto, il collo e sulle mani di Depp.
È tempo di lasciare Versailles per la dama affranta che dopo la regina Maria Antonietta, decapitata a Place de la Concorde proprio il 16 ottobre del 1793 in piena Rivoluzione francese, terminerà la sua esistenza sulla ghigliottina all'età di 50 anni.
Il meraviglioso film è da ammirare su Prime video.
La neve nel cuore
A questa ricorrenza, ha dedicato due dei suoi film: La neve nel cuore (2005) e Natale all’improvviso (2015). Diane Keaton e la sua famiglia per Natale, è un quadretto delizioso e pieno d’imprevisti come accade in tutte le famiglie.
Le tematiche trattate ne La neve nel cuore, sono molte dall’omosessualità di un figlio all ‘uso della lingua dei segni, per poter comunicare serenamente e consentire a chi è in difficoltà, di essere integrato, alla malattia e al valore del tempo trascorso con le persone care.
Il cast è stupendo da Sarah Jessica Parker a Luke Wilson, Craig T. Nelson e Dermot Mulroney, l’amico e ex di Julia Roberts nel film cult Il matrimonio del mio migliore amico (1997), però vorrei soffermarmi su Diane Keaton e sulla sua splendida interpretazione del dolore.
L’amore per i figli, con i quali trascorre il suo ultimo Natale su questa terra, è tratteggiato con i colori intensi e intermittenti del presente vissuto con la gioia dell’essere tutti insieme e la paura di non esserci più.
Nel tempo sospeso del Natale, una festa molto sentita in America, Sybil tenta di dare tutto il suo amore ai figli presenti, dando loro i consigli per affrontare al meglio l’esistenza.
Thomas Bezucha ha diretto magnificamente tutto il cast di quest’autentica cartolina natalizia che ci ha emozionato e che un giorno ci avrebbe fatto piangere come accade ai figli di Sybil che la ammirano in una foto con il pancione e che noi il prossimo Natale andremo a cercare in un altro dei film dove è stata straordinaria.
Ciao Diane 🙏e grazie per la magia che hai saputo donarci!
Io sono tu
Il film del 2013 è su Netflix da ottobre 2025 e ciò mi ha consentito di adorare Melissa McCarthy anche qui, riuscendo a togliermi il respiro dopo Copia originale.
Il punto è che la McCarthy sa regalare il sogno di una vita dove tutto sia possibile in ognuno dei personaggi interpretati, facendo di tutto per restare a galla in ogni situazione possibile e immaginabile. In questo film l’assenza totale di identità, le consente di appropriarsi senza scrupoli, di quella degli altri. È la vita la sua unica insegnante. Poi arriva uno degli uomini a cui ha rubato l’identità ed è lui a scoprirla in tutti i sensi. Jason Bateman è scatenato e umanissimo, in questo film dove nel tentativo di salvare il suo lavoro e la sua vita, salva un’anima persa, concedendole la sua amicizia e la famiglia che non ha mai avuto, la sua. Un gran bel film.
Consigliato!
A teatro con Massimo Cimaglia - l'intervista
Ti amo, imbecille
Il tempo è quella cosa che non si sa quanto dura, afferma il protagonista di questa spassosa commedia sui pro e i contro dei rapporti di coppia, molto alleniana per le pause e i dialoghi con lo spettatore che è l’alter ego sia di Woody Allen che di Marcos (Quim Guttierez).
Marcos è appena stato lasciato dalla fidanzata Ana (Alba Ribas) dopo 8 anni e nella sera in cui le chiede di sposarla, così torna a vivere dai genitori a 35 anni.
Dopo aver ascoltato gli sterili consigli di un amico, cerca altrove aiuto: online in un canale di autoaiuto, dove trova un guru pronto a guidarlo nella conquista dell’autostima.
“Perché quando hai bisogno di aiuto a chi chiedi: alla famiglia? Agli amici? No, vai su Google e noi stiamo qui…”.
Inizia una guida pratica online e Marcos cerca di eseguire i compiti indicati dal guru.
Gli incontri si susseguono e le istruzioni del guru sembrano guidare il ragazzo alla conquista del mondo e di sé stesso.
Però c’è lei, Raquel (Natalia Tena) l’amica di vecchia data, bellissima e innamorata di lui dai tempi del liceo, che lo accompagna e che condivide tutto, anche la delusione per Ana con la quale si rivede ma scopre che sta per sposare un altro ragazzo .
Dopo essersi messo in forma, ottenuto il lavoro dei suoi sogni come giornalista sportivo, vuole conquistare il cuore Raquel.
Finora gli è mancato coraggio o la maturità ma non è il tipo da incontri sulle app e decide di prendere in mano la sua vita e di dichiararsi.
Il film diretto la Laura Manà, è appassionante e grazie a Netflix l’ho recuperato stasera e ne consiglio la visione.
French Lover
Lui è Abel Camara, un divo del cinema candidato al premio Cesar, lei una sconosciuta ma appassionata ragazza che deve lasciare la casa condivisa con il marito che l’ha tradita con la sua migliore amica, strano infatti che sia lei a dover lasciare casa, in Italia accadrebbe l’esatto contrario.
Nella pellicola girata da Nina Rivess, ambientata a Parigi, con Omar Sy nei panni della star del cinema carismatico e irresistibile e Sara Giraudeau in quelli di Marion, c’è un divo che sogna in grande e una ragazza che desidera realizzare il suo piccolo ma indispensabile sogno: passare da cameriera a cuoca.
Anche se gli accostamenti al film cult NOTTING Hill con Hugh Grant e Julia Roberts, sono possibili, in realtà non ci sono somiglianze tra i due film.
La sorella di Marion, Estelle (Agnes Hurstel), sarà l’avvocato e spalla su cui piangere per Marion dall’inizio alla fine del film.
Marion è affranta dalla fine del suo matrimonio ma non sconfitta perché la sua vita non dipende dall’altro ma è centrata su se stessa, incontrasse persino un divo del cinema come Abel, per caso, il quale s’innamora di lei mentre lei non lo rincorre ma si lascia amare, come dovrebbe fare ogni donna.
Grazie a questo messaggio significativo e all’eccezionale Omar Sy, alla bella regia e alla città del mio cuore ossia Parigi, il film in programmazione su Netflix, mi è piaciuto molto.
Visione consigliata!
L’amore, in teoria
Cinderella man compie 20 anni
Nomadland
Il 31 gennaio 2011 in seguito al calo della domanda di cartongesso, la US Gypsum chiuse la sua fabbrica di Empire, Nevada, dopo 88 anni. Nel mese di luglio veniva dismesso il codice postale 89405 di Empire.
Frances McDormand è Fern e racconta la vita da nomade; come tetto ha un cielo di stelle e consuma il suo pasto caldo al freddo e al gelo, all'interno del suo camper che chiama Avanguardia e che è ormai la sua casa.
Fern per mantenersi lavora saltuariamente da Amazon ed è forse il primo film dove si può vedere da vicino il lavoro all'interno dell'azienda multinazionale di commercio elettronico statunitense fondata da Jeff Bezos.
Ha lavorato alle risorse umane all'Empire e sta cercando un'occupazione.
A Fern viene proposta la pensione anticipata ma non le basterebbe a vivere, per cui preferisce lavorare.
Il freddo è pungente nel camper senza corrente di cui Fern deve fare a meno, perché impossibilitata a pagare.
Quella che appare come una vita solitaria, si trasforma in un'esperienza comunitaria, una condizione sociale di molti americani che come lei, hanno dovuto rinunciare alla casa per vivere per scelta, da nomadi, rifiutando di sottomettersi a regole sociali inaccettabili.
Davanti a una fiamma che arde, alcuni nomadi raccontano la loro vita passata e quella presente, dopo aver condiviso un pasto all'aperto.
Ognuno ha una sua storia da condividere, un suo mondo interiore più o meno drammatico e triste e pieno di sogni da realizzare prima che sia finita.
Aderire alla filosofia della comunità di cui Fern fa parte, è confortante, è il modo giusto, è il luogo dove troverà la risposta, in mezzo alla natura, tra albe e tramonti, notti gelide e mattini pieni di brina.
Fern apprenderà i dieci comandamenti del parcheggio invisibile e tanto altro.
In questo stile di vita in libertà c'è tanto da imparare, anche e soprattutto a gestire la propria cacca, usando secchi adatti alle proprie esigenze.
La comunità dialoga e si confronta su tutto.
Ed è così che nascono amicizie e amori possibili e irrealizzabili.
Però la vita da nomade porta lontano da Fern, le amiche Swankie (Charlene Swankie) e Linda (Linda May) con cui ha lavorato e anche Dave (David Strathairn), un amico davvero speciale con cui ha condiviso oltre al lavoro, un affetto sincero.
Dave non potrà mai prendere il posto del marito che non c'è più e che ancora ama, però sicuramente gli piace ma deve tornare a casa da suo figlio e dal nipote che sta per nascere.
Crede di non essere stato un buon padre ma dietro il suggerimento di Fren, prova ad essere un buon nonno.
Lavoro dopo lavoro, Fren si sente sola e decide di andare a trovare Dave prima o poi.
Fern ha una sorella molto bella e dolce e così la raggiunge per stare un po' con lei.
Ha bisogno di soldi e li chiede in prestito a sua sorella.
Ma la vita solitaria la porta via di nuovo, là dove troverà anime nuove, storie indimenticabili e km di strada da percorrere dentro il suo van.
La prossima destinazione è verso Dave, nella sua bella casa.
C' è una famiglia solare che la accoglie e una stanza luminosa.
Dave le propone di fermarsi; è un uomo dolce e affascinante e Fren ne è attratta.
Le fotografie del film sono meravigliose dal South Dakota, alle Badlands, fino al Wall Drug, in contesti naturali americani.
I paesaggi mozzafiato, rispecchiano il mondo interiore della protagonista che s'immerge nelle acque limpide di un fiume per fare il bagno in mezzo al nulla, fermarsi e poi ripartire verso nuove scoperte, mari in tempesta e una parte di mondo ancora da scoprire.
Ho trovato questo film diretto da Chloé Zhao su streaming e grazie a Disney+ ho potuto perdermi nella sua bellezza.
"Ci vediamo lungo la strada" la frase pronunciata da Bob (Bob Wells) è quella che racchiude il senso di quello che nel 2021 ricevette l'Oscar al miglior film, alla migliore regia e alla migliore attrice (Frances McDormand).
Ne consiglio la visione.
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